Nella stagione attuale, la diffusione della variante K del virus A/H3N2 ha causato un notevole incremento dei contagi influenzali in Italia. Il 28 dicembre 2025, alle ore 12.20, si attende con interesse il nuovo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, previsto per il 29 dicembre, che fornirà aggiornamenti sulla situazione epidemiologica. L’ultimo report, riferito alla settimana dall’8 al 14 dicembre, ha messo in evidenza un aumento dei casi, con il virologo Fabrizio Pregliasco che prevede un numero di infezioni respiratorie acute che potrebbe avvicinarsi al milione, con una predominanza di influenza.
Previsioni sul picco di contagi
Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Statale di Milano, ha affermato che la fase attuale dell’epidemia è ancora in espansione. Durante la settimana scorsa, i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni hanno mostrato il tasso più elevato di contagi. Gli effetti delle festività natalizie, caratterizzate da spostamenti e incontri sociali, si manifesteranno in modo significativo al momento della riapertura delle scuole. Secondo le stime degli esperti, il picco della curva epidemica è atteso per gennaio, periodo in cui si prevede un ulteriore aumento dei casi.
I sintomi influenzali e le complicazioni
Oltre ai virus respiratori tradizionali, il direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano ha segnalato la circolazione di alcuni enterovirus, responsabili di sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e dissenteria. Questi sintomi, noti come “influenza intestinale”, non devono essere confusi con l’influenza classica. Pregliasco ha messo in evidenza che le abbuffate natalizie possono aggravare disturbi digestivi e portare a infezioni di origine alimentare, complicando ulteriormente la situazione sanitaria.
Ritardi nella pubblicazione del bollettino
Il ritardo nella pubblicazione del bollettino dell’ISS ha sollevato preoccupazioni tra i professionisti del settore. Roberto Burioni, virologo e docente di Virologia e Microbiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha commentato che il mancato rilascio dei dati ufficiali sull’influenza, di solito pubblicati il venerdì, rappresenta una problematica. Ha sottolineato l’importanza di comunicare tempestivamente eventuali ritardi, soprattutto considerando che il lavoro dei colleghi dell’ISS durante le festività non viene riconosciuto economicamente. Anche Matteo Basseti, infettivologo e direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha espresso preoccupazione, evidenziando la necessità di avere dati aggiornati per monitorare l’andamento dell’epidemia.
La situazione epidemiologica richiede un’attenzione costante, in un periodo in cui la salute pubblica è messa a dura prova dalla diffusione della variante K e da altri virus circolanti. Gli esperti esortano la popolazione a mantenere comportamenti responsabili e a seguire le indicazioni sanitarie per affrontare al meglio la stagione influenzale.
