Terrorismo in Italia: eseguite nove misure cautelari per sospetti finanziamenti a Hamas

Rosita Ponti

Dicembre 28, 2025

L’inchiesta condotta dalla Procura Nazionale Antimafia ha portato alla luce un caso di presunto finanziamento del terrorismo legato alla Palestina. Secondo le autorità, nel corso degli anni, sono stati raccolti ingenti fondi attraverso tre organizzazioni benefiche, con l’accusa che circa il 71% di queste somme sia stato destinato a associazioni collegate a Hamas. L’operazione ha coinvolto nove individui, con misure cautelari emesse a loro carico e il sequestro di circa otto milioni di euro da parte della Digos di Genova e della Guardia di Finanza.

Tra i nomi degli indagati figura Mohammad Hannoun, presidente dell’associazione Palestinesi in Italia. Nel 2023, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti lo aveva inserito in una lista nera per presunti legami con il terrorismo. Hannoun ha sempre negato le accuse, sostenendo di essere un attivista impegnato nella lotta per i diritti del popolo palestinese da decenni. Oltre alle misure cautelari, l’operazione ha comportato perquisizioni in diverse città italiane, tra cui Genova, Torino, Lodi, Bergamo e Roma. L’accusa principale è quella di associazione con finalità di terrorismo.

Dettagli dell’operazione e delle accuse

Il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, insieme al procuratore di Genova, Nicola Piacente, ha sottolineato la complessità della struttura di Hamas, che include cellule operative all’estero. Queste cellule sarebbero in grado di contribuire agli obiettivi del movimento. Le indagini hanno rivelato un sistema ben organizzato per la raccolta e il trasferimento di fondi, che avrebbero dovuto supportare attività legate a Hamas, sollevando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.

Le autorità hanno evidenziato che, nonostante l’attenzione rivolta a queste operazioni, non si può ignorare la situazione della popolazione palestinese, aggravata dagli eventi successivi al 7 ottobre 2023, quando sono iniziate le operazioni militari del governo israeliano. Queste dichiarazioni evidenziano la complessità della questione, che coinvolge non solo aspetti legali, ma anche implicazioni umanitarie.

Implicazioni internazionali e reazioni

L’operazione ha suscitato reazioni a livello internazionale, con osservatori che si interrogano sulle conseguenze delle misure adottate dalle autorità italiane. La lotta al terrorismo è una priorità per molti governi, ma la questione palestinese resta un tema delicato e controverso. Le accuse rivolte a Mohammad Hannoun e agli altri indagati hanno riacceso il dibattito sui limiti della solidarietà internazionale e sulle modalità di raccolta fondi per cause umanitarie.

In questo contesto, le organizzazioni benefiche devono affrontare una crescente pressione per garantire che i fondi raccolti non vengano deviati verso attività illecite. La sfida è quella di mantenere un equilibrio tra il sostegno a chi ne ha bisogno e il rispetto delle leggi nazionali e internazionali. La situazione attuale richiede un’analisi attenta e un approccio che tenga conto delle complessità geopolitiche e delle necessità umanitarie, in un momento in cui il conflitto israelo-palestinese continua a generare tensioni e divisioni.

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