Tragedia in Marmolada: muore in ospedale il freerider romano travolto da una valanga

Veronica Robinson

Dicembre 28, 2025

Un tragico incidente ha colpito il mondo degli sport invernali: un freerider di 31 anni, originario di Roma, è deceduto nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2025, dopo essere stato travolto da una valanga sulla Marmolada. L’uomo, mentre praticava la sua passione, è stato inghiottito da un crepaccio a un’altitudine di 2.700 metri. Gli amici, preoccupati dopo averlo visto scomparire, hanno lanciato l’allerta poco prima delle 14, attivando le operazioni di soccorso.

Intervento dei soccorritori

Immediatamente, un elicottero dei vigili del fuoco permanenti è decollato per raggiungere il luogo dell’incidente. Sul posto, le squadre di soccorso alpino, supportate da unità cinofile e agenti della polizia di Stato, hanno iniziato le operazioni di ricerca. Le condizioni meteo e il terreno difficile hanno reso le operazioni particolarmente complesse, richiedendo diverse ore per localizzare il punto preciso in cui si trovava l’infortunato e per estrarlo da un’area profondamente inaccessibile.

La professionalità e la determinazione dei soccorritori hanno permesso di individuare il freerider, che è stato successivamente trasportato in condizioni critiche all’ospedale di Trento. Qui, dopo aver ricevuto le prime cure e un’intubazione d’emergenza, è stato dichiarato deceduto nella notte. La notizia ha scosso non solo gli amici e i familiari, ma anche l’intera comunità degli appassionati di sport invernali, che ha espresso il proprio cordoglio per la perdita di un giovane talento.

Le conseguenze di incidenti in montagna

Questo tragico evento riporta l’attenzione sulle condizioni di sicurezza durante le attività di freeride e sulla necessità di attrezzature adeguate e di una preparazione specifica. Le valanghe rappresentano un rischio costante per chi pratica sport in montagna, e la consapevolezza dei pericoli è fondamentale per evitare simili tragedie. Le autorità locali, insieme agli esperti di soccorso, stanno lavorando per sensibilizzare gli appassionati e migliorare le misure di sicurezza, affinché episodi del genere non si ripetano in futuro.

Il triste epilogo di questa storia sottolinea l’importanza di una corretta informazione e di una preparazione adeguata per chi decide di affrontare le sfide della montagna, ricordando a tutti che la sicurezza deve sempre essere la priorità principale.

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