La situazione in Ucraina continua a evolversi drammaticamente, mentre si segnalano eventi significativi in diverse città. Oggi, 14 gennaio 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha comunicato che la ricostruzione del Paese, devastato dal conflitto, richiederà un investimento compreso tra i 700 e gli 800 miliardi di euro. Questo annuncio è giunto in concomitanza con un grave scandalo di corruzione che ha coinvolto alcuni membri del suo governo, mentre oltre un milione di persone nella capitale Kiev sono rimaste senza elettricità.
Attacco a Odessa: danni ingenti e blackout
Nella città di Odessa, un attacco aereo russo ha causato la rottura di oltre 100 finestre in sette edifici residenziali e tre istituzioni sociali. Serhiy Lysak, direttore dell’amministrazione militare locale, ha confermato l’accaduto attraverso un post su Telegram. Gli addetti ai servizi pubblici hanno già provveduto a coprire le aperture danneggiate con pellicole temporanee. Alle 8 del mattino, 14 persone hanno contattato i servizi di emergenza per ricevere assistenza. Le aree circostanti agli edifici colpiti sono state evacuate e l’accesso ai mezzi di trasporto è stato messo in sicurezza. Secondo Dtek, sono in corso interruzioni di corrente in alcune zone della città a causa del sovraccarico delle linee elettriche. Nonostante il trasporto elettrico sia ancora fuori servizio, gli autobus continuano a operare. Ieri, un altro attacco ha scatenato un incendio in un’area residenziale, aggravando ulteriormente la situazione.
Kherson sotto attacco: incendi e blackout
Oggi, l’esercito russo ha lanciato un massiccio attacco sulla città di Kherson, provocando incendi e interruzioni di energia elettrica in diverse zone. Le informazioni sono state riportate da RBC-Ucraina, citando il direttore dell’amministrazione militare di Kherson, Yaroslav Shanko. “I terroristi russi hanno nuovamente colpito la città con missili MLRS, causando danni a aree residenziali e infrastrutture critiche”, ha dichiarato Shanko. Attualmente non si hanno notizie di vittime, ma la situazione rimane tesa e in continua evoluzione.
Le dichiarazioni di Lavrov sul “partito della guerra” europeo
Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo al “partito della guerra” in Europa, affermando che è pronto ad andare fino in fondo con le sue politiche anti-russe. In un’intervista alla Tass, Lavrov ha messo in discussione se i leader europei, tra cui Ursula von der Leyen, Friedrich Merz e Emmanuel Macron, abbiano superato un punto di non ritorno. Ha sottolineato che il partito della guerra ha investito il proprio capitale politico per infliggere una sconfitta strategica alla Russia.
Zelensky incontra Trump mentre continua l’offensiva russa
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si prepara per un incontro cruciale con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, mentre le forze russe intensificano la loro offensiva. Zelensky ha descritto uno degli attacchi più devastanti degli ultimi mesi, durato dieci ore e caratterizzato da quasi 500 droni e 40 missili che hanno colpito Kiev e le infrastrutture vitali del Paese. Il bilancio è tragico: due morti e decine di feriti, con oltre un milione di famiglie prive di elettricità e riscaldamento in pieno inverno. La Russia ha rivendicato conquiste nelle città orientali di Myrnohrad e Huljaipole, mentre Zelensky ha denunciato la brutalità russa come una chiara indicazione della mancanza di volontà di Mosca di porre fine al conflitto.
Il supporto internazionale e le tensioni interne a Kiev
Prima di recarsi negli Stati Uniti, Zelensky ha incontrato il primo ministro canadese Mark Carney e ha partecipato a una videoconferenza con i leader europei, tra cui Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. Hanno discusso la necessità di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, evitando una pace imposta. Tuttavia, il clima interno a Kiev è teso, con l’agenzia anticorruzione NABU che ha avviato indagini su alcuni deputati, segno di frizioni istituzionali che potrebbero compromettere la stabilità del governo di Zelensky.
Il presidente ha ringraziato i suoi “amici dell’Ucraina” per il supporto e ha promesso che le discussioni proseguiranno, sottolineando l’importanza di posizioni forti sia sul campo di battaglia che in ambito diplomatico per garantire una pace duratura.
