Durante un intervento realizzato il 15 marzo 2025 presso il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo “Bambino Gesù” di Taormina, un’équipe medica ha impiantato un innovativo pace-maker leadless a una bambina di 10 anni. Questo dispositivo, privo di fili, è progettato per regolare il battito cardiaco stimolando il cuore senza l’uso di elettrodi, rappresentando una soluzione avanzata per i piccoli pazienti affetti da cardiopatia congenita.
Tradizionali pace-maker e rischi
I tradizionali pace-maker richiedono l’uso di elettrocateteri e una tasca chirurgica sottocutanea per ospitare il generatore degli impulsi. In pazienti con anomalie della valvola tricuspide, come nel caso di questa bambina, l’uso di tali dispositivi può comportare ulteriori rischi. Infatti, l’elettrocatetere deve attraversare la valvola tricuspide, che, già compromessa dalla malattia, potrebbe subire danni aggiuntivi.
Dettagli dell’impianto del pace-maker
Il procedimento ha visto l’impianto di un pace-maker leadless di dimensioni ridotte, inferiore ai 2 grammi e lungo circa 25 mm, attraverso una vena del collo. Questo dispositivo è stato fissato al muscolo dell’apice del ventricolo destro. La bambina, che pesa 24 kg, aveva già subito un intervento chirurgico durante i primi mesi di vita e un precedente impianto di pace-maker sulla superficie esterna del cuore, i cui elettrodi avevano smesso di funzionare a causa della crescita.
Funzionamento e innovazione
Il nuovo pace-maker ha iniziato a funzionare immediatamente, regolarizzando il battito cardiaco senza compromettere la funzionalità della valvola tricuspide. Questo modello di stimolazione cardiaca, già ampiamente utilizzato negli adulti, rappresenta una significativa innovazione per i pazienti pediatrici. L’applicazione di questa tecnologia a una bambina con una grave cardiopatia e un peso inferiore ai 30 kg è un risultato di grande importanza, dimostrando l’impegno costante della struttura per garantire la miglior qualità di vita possibile ai piccoli pazienti.
Team medico e importanza dell’intervento
La procedura è stata eseguita da un team di esperti composto dai dottori Paolo Guccione, Rosario Foti, Antonio Parlavecchio e Carlo Cardi, in collaborazione con il dottor Antonino Nicosia, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Ragusa, e gli anestesisti dott. Enrico Iannace e dott. Marco Cutini. Questo intervento rappresenta un passo avanti significativo nella cura delle patologie cardiache in età pediatrica, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica nel campo della medicina.
