Pechino ha dato il via a esercitazioni militari con l’uso di munizioni vere nelle acque circostanti l’isola di Taiwan, un’azione che ha suscitato preoccupazioni e reazioni da parte di Taipei. Il 29 dicembre 2025, l’esercito cinese ha comunicato l’inizio di queste manovre, che mirano a simulare un blocco dei principali porti taiwanesi. La risposta di Taiwan non si è fatta attendere, con le autorità che hanno denunciato questa operazione come un chiaro atto di intimidazione militare.
Movimenti di forze cinesi
L’agenzia di stampa taiwanese ha riportato che i radar dell’isola hanno rilevato la presenza di 89 aerei militari cinesi e 28 navi nei pressi delle sue acque territoriali. Questo movimento di forze da parte di Pechino è stato interpretato come una dimostrazione di potenza, soprattutto in un contesto geopolitico già teso. Le esercitazioni militari cinesi, che coinvolgono l’uso di munizioni vere, rappresentano un’escalation significativa delle tensioni tra le due sponde dello Stretto di Taiwan.
Risposta di Taiwan
In risposta a queste manovre, l’esercito di Taiwan ha annunciato il dispiegamento di forze armate, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dell’isola. Le autorità militari taiwanesi hanno dichiarato che le operazioni cinesi non solo minacciano la stabilità regionale, ma rappresentano anche un rischio diretto per la sovranità di Taiwan. Le esercitazioni di Pechino sono state etichettate come “importanti” dai funzionari cinesi, che affermano di voler proteggere gli interessi nazionali e la sicurezza del paese.
Contesto geopolitico
Il contesto di queste esercitazioni è reso ancora più complesso dalla crescente rivalità tra Cina e Stati Uniti, con Washington che ha ribadito il suo impegno a sostenere Taiwan. Le manovre militari cinesi avvengono in un momento in cui le tensioni internazionali sono già elevate, e le reazioni di Taiwan e degli alleati occidentali potrebbero influenzare ulteriormente la situazione. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che ogni azione potrebbe avere ripercussioni significative sulla stabilità dell’intera regione asiatica.