Le intossicazioni alimentari continuano a costituire una seria minaccia per la salute pubblica in Italia, come dimostrato da un recente tragico episodio avvenuto nella provincia di Campobasso. Il 29 dicembre 2025, una ragazza di 16 anni e sua madre hanno perso la vita dopo aver consumato una cena a base di pesce e frutti di mare durante la vigilia di Natale. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza alimentare, spingendo le autorità sanitarie a condurre un’indagine approfondita.
Il caso di Campobasso e le indagini in corso
Il triste evento si è verificato presso l’ospedale Cardarelli, dove le due vittime sono state ricoverate. Le indagini si concentrano sulla cena consumata il 24 dicembre, che potrebbe aver incluso alimenti contaminati. Il padre e la sorella della ragazza sono stati trasferiti all’Inmi Spallanzani di Roma. Il padre è attualmente in rianimazione, mentre la sorella, che non ha mostrato sintomi, si trova in un reparto ordinario. Questo caso riporta alla ribalta il problema delle intossicazioni alimentari, che, secondo gli esperti, sono una causa significativa di decessi nel paese.
Nell’estate precedente, un focolaio di tossina botulinica originato in Calabria aveva già causato due morti e numerosi ricoveri. Le autorità sanitarie stanno ora esaminando le circostanze di questo nuovo caso, cercando di individuare eventuali lacune nella sicurezza alimentare e nella conservazione degli alimenti, che potrebbero aver contribuito a questa tragedia.
Il panorama delle intossicazioni alimentari in Italia
Le intossicazioni alimentari rappresentano un fenomeno in crescita in Italia, con oltre 250 casi segnalati di tossinfezioni alimentari, malattie causate da germi patogeni presenti negli alimenti. Secondo esperti della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), l’aumento della diffusione di cibi provenienti da mercati esteri e una maggiore frequenza di viaggi contribuiscono a questa crescita.
L’analisi delle intossicazioni alimentari evidenzia che molte tossine non alterano l’aspetto o l’odore degli alimenti contaminati, rendendo difficile la loro identificazione. Tra le tossine più pericolose c’è il botulino, un veleno che può avere conseguenze fatali. L’Italia è il paese europeo con il numero più elevato di episodi di botulismo, con l’80% dei casi attribuiti a conserve domestiche mal preparate. Questo solleva interrogativi sulla necessità di una maggiore attenzione alla preparazione e conservazione degli alimenti.
Prevenzione: come difendersi da botulismo e salmonellosi
Gli esperti avvertono che esistono diverse tossine alimentari che non modificano l’aspetto del cibo. Il botulismo, causato dalle tossine del Clostridium botulinum, è una malattia rara ma estremamente pericolosa. La maggior parte dei casi in Italia è legata a conserve fatte in casa, dove una scorretta conservazione di vegetali, insaccati o sughi può risultare fatale. È essenziale seguire procedure corrette di conservazione per ridurre il rischio di contaminazione.
Per quanto riguarda le marmellate e le confetture, queste non sono considerate a rischio botulismo, grazie all’acidità della frutta e all’uso di zucchero che inibiscono la tossina. Gli esperti raccomandano di utilizzare proporzioni adeguate di frutta e zucchero e di prestare attenzione alla conservazione per evitare spiacevoli conseguenze.
Il batterio della salmonella, responsabile dell’infezione nota come salmonellosi, rappresenta un altro rischio significativo. Questo batterio può contaminare alimenti come uova crude, carni poco cotte e latte non pastorizzato, senza alterarne l’odore o l’aspetto. La cottura è generalmente efficace nel neutralizzarlo, ma è fondamentale mantenere una buona igiene durante la manipolazione degli alimenti crudi per prevenire infezioni. Sebbene le infezioni da salmonella siano comuni, spesso si risolvono senza complicazioni gravi.
