Il 17 e 18 gennaio 2025, la città di Verona ospiterà nuovamente il palestinese Aziz Abu Sarah e l’israeliano Maoz Inon, noti per il loro abbraccio simbolico durante l’evento Arena di pace 2024. I due protagonisti condivideranno la loro esperienza di accoglienza e pacificazione, rispondendo alla continua violenza nella regione. Inoltre, avranno l’onore di essere tedofori della Torcia olimpica per i Giochi invernali del 2026.
Annuncio del vescovo
L’annuncio è stato fatto dal vescovo di Verona, Domanico Pompili, durante una conferenza stampa di fine anno, in cui si è fatto un bilancio del Giubileo nella diocesi scaligera. Questo evento ha lasciato un’eredità significativa, tra cui la creazione di un Fondo permanente per l’emergenza abitativa, in collaborazione con la Caritas diocesana di Verona.
Obiettivo del fondo
Il Fondo ha già raccolto circa 100mila euro, ma il vescovo Pompili ha sottolineato l’obiettivo di raggiungere i 500mila euro per affrontare le necessità abitative in una città che possiede un vasto patrimonio immobiliare, spesso inutilizzato. La situazione abitativa a Verona è complessa e richiede un intervento urgente per garantire un futuro migliore ai cittadini in difficoltà.
Messaggio di speranza
La presenza di Abu Sarah e Inon a Verona rappresenta non solo un messaggio di speranza, ma anche un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di pace e dialogo in contesti di conflitto. La loro testimonianza si inserisce in un percorso più ampio di costruzione di ponti tra culture diverse e di promozione della solidarietà.
Occasione di riflessione
L’evento di gennaio si preannuncia come un’importante occasione per riflettere su temi attuali, coinvolgendo la comunità veronese in un dibattito che va oltre i confini locali, toccando questioni di rilevanza internazionale. La speranza è che l’incontro possa stimolare un rinnovato impegno verso la pace e la giustizia sociale.
