Donald Trump ha mostrato un atteggiamento positivo riguardo a un possibile accordo con l’Ucraina, esprimendo ottimismo al termine di un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky a Palm Beach, Florida, il 28 dicembre 2025. Dopo una lunga e proficua conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, Trump ha dichiarato: “Se le cose vanno bene, nelle prossime settimane ci potrebbe essere un accordo”. Riferendosi ai progressi compiuti, ha affermato che “qualcuno direbbe che siamo al 95%, anche se non sono sicuro della percentuale esatta”, aggiungendo che restano ancora “uno o due temi spinosi” da affrontare.
Il Donbas: un tema complesso
Uno dei principali punti di tensione rimane la questione del Donbas. Zelensky ha sottolineato che “è una questione difficile” e ha ribadito le divergenze di posizione con la Russia. “Non direi che ci sia un accordo su questo punto, ma ci stiamo avvicinando”, ha dichiarato il presidente ucraino. Trump ha confermato che, sebbene il Donbas rappresenti un problema significativo, “siamo più vicini di quanto probabilmente fossimo” e ha aggiunto che ci si sta muovendo nella giusta direzione. Una delle questioni da risolvere oltre ai territori è la possibilità di una tregua. “Ci stiamo lavorando, capisco Vladimir Putin su questo punto”, ha affermato Trump, sottolineando che, durante la telefonata con il leader russo, è emerso che una tregua potrebbe prolungare solo le ostilità.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia
Un altro argomento di discussione è stata la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Trump ha riferito che Putin “sta lavorando con l’Ucraina per farla aprire” e ha descritto il presidente russo come “molto serio” nel desiderio di pace. Zelensky e Putin, secondo Trump, “vogliono un accordo” e ci sono “elementi per raggiungerlo”. Il presidente americano ha indicato che si è arrivati alle fasi finali dei colloqui e ha avvertito che “o la guerra finirà o andrà avanti per molto tempo”. Nonostante i progressi, un incontro trilaterale sembra attualmente difficile, con Trump che ha affermato: “Ci sarà al momento giusto” e ha aggiunto che la Russia “aiuterà” nella ricostruzione dell’Ucraina.
Il ruolo dell’Europa nelle garanzie di sicurezza
Durante il suo incontro con Zelensky, Trump ha anche discusso con i leader europei riguardo al ruolo dell’Europa nelle garanzie di sicurezza per Kiev. “Ci sarà un’intesa sulla sicurezza, sarà un accordo solido”, ha affermato, senza però entrare nei dettagli. I leader europei sono stati informati sui risultati raggiunti nei negoziati e sulle questioni ancora aperte. Zelensky ha suggerito che potrebbe ospitare i leader europei alla Casa Bianca il mese prossimo. La premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza della coesione tra i partner in un momento in cui il processo negoziale sta facendo progressi.
Progressi e aperture nel negoziato
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha commentato i progressi compiuti, affermando che “l’Europa è pronta a continuare a lavorare con l’Ucraina e i nostri partner statunitensi per consolidare questi progressi”. Zelensky ha descritto la sua visita a Mar-a-Lago come un momento cruciale, presentandosi sereno al fianco di Trump. Nonostante le difficoltà nei rapporti tra i due, il presidente americano ha elogiato Zelensky per il suo coraggio. Durante l’incontro, Zelensky ha aperto alla possibilità di un referendum sul piano di pace, mostrando una disponibilità a considerare concessioni territoriali. Inoltre, ha dichiarato che sarebbe disposto a tenere le prime elezioni dal 2019, a patto che la sicurezza sia garantita.
Trump ha anche menzionato la possibilità di recarsi in Ucraina o di parlare direttamente al Parlamento di Kiev sul piano per porre fine alla guerra. Tuttavia, rimane incerto se il piano in 20 punti elaborato da Kiev e Washington avrà l’approvazione di Mosca, dato il continuo bombardamento in Ucraina. Dopo i recenti progressi, la palla sembra ora essere nel campo di Putin.
