In Kosovo, il 14 aprile 2025, dopo il conteggio di circa il 96,4% delle schede per le elezioni parlamentari anticipate, il partito Vetevendosje (Autodeterminazione) guidato dal primo ministro Albin Kurti si trova in una posizione favorevole, con un risultato del 49,8%. Questa percentuale è molto vicina al 50% necessario per formare un governo autonomamente, superando le prime stime dei sondaggi che lo indicavano tra il 43% e il 45%. Seguono il Partito democratico del Kosovo (Pdk) con il 21,2%, la Lega democratica del Kosovo (Ldk) al 13,76% e l’Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) con il 5,73%. L’affluenza alle urne si attesta intorno al 45%.
Il contesto politico delle elezioni
Il voto di oggi si svolge in un clima di attesa e speranza, mirato a superare un blocco politico che ha paralizzato le istituzioni kosovare per dieci mesi. Durante questo periodo, non si è riusciti a formare un nuovo governo a seguito delle elezioni del 9 febbraio 2025. Anche in quella occasione, il partito Vetevendosje, di orientamento nazionalista di sinistra, aveva ottenuto la vittoria, ma non era riuscito a garantire una maggioranza sufficiente per governare. Nelle elezioni di febbraio, il partito di Kurti aveva ricevuto poco più del 42% dei voti, con un’affluenza di circa il 41%.
Le dichiarazioni di Albin Kurti
Al seggio elettorale, Albin Kurti ha esortato la popolazione a recarsi in massa alle urne. Durante la campagna elettorale, il primo ministro uscente ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità che il suo partito superasse la soglia del 50% e potesse così governare in autonomia. Kurti ha anche manifestato fiducia nel riuscire a superare le opposizioni degli altri principali partiti, che si sono schierati contro Vetevendosje.
Le conseguenze dello stallo politico
Il prolungato impasse politico ha avuto ripercussioni significative sul funzionamento del parlamento, impedendo l’approvazione della nuova legge di bilancio per il 2026 e bloccando misure cruciali in ambito economico e giudiziario. Questa situazione ha danneggiato l’immagine internazionale del Kosovo, portando gli Stati Uniti a sospendere il dialogo strategico con Pristina e l’Unione Europea a congelare l’erogazione di fondi per oltre 800 milioni di euro.
Critiche e tensioni con la Serbia
Il dialogo tra Kosovo e Serbia, promosso dall’Unione Europea, ha subito un arresto. Dal settembre 2023 non si sono più tenuti incontri di alto livello tra Albin Kurti e il presidente serbo Aleksandar Vucic a Bruxelles. Kurti è oggetto di critiche non solo da parte di Belgrado, ma anche dai suoi storici alleati, gli Stati Uniti e l’Unione Europea, che lo accusano di adottare un approccio politico troppo rigido e nazionalista, ostile nei confronti della Serbia e poco incline alla mediazione. Il governo di Belgrado ha persino accusato Kurti di perseguire obiettivi di pulizia etnica nei confronti della popolazione serba presente in Kosovo.
