Riprenderanno domani, 31 dicembre 2025, le ricerche del volo MH370 della Malaysia Airlines, scomparso nell’Oceano Indiano con 239 persone a bordo. A oltre dieci anni dalla tragedia, i tentativi di risolvere questo enigma dell’aviazione si sono rivelati infruttuosi. Le nuove operazioni di ricerca, condotte dalla società britannica Ocean Infinity, erano iniziate mesi fa, ma erano state sospese ad aprile a causa di condizioni meteorologiche avverse.
Dettagli sulle ricerche
Il Ministero dei Trasporti della Malesia ha comunicato che le ricerche sui fondali marini si svolgeranno a intervalli per 55 giorni, a partire dal 30 dicembre. Ocean Infinity ha stipulato un accordo “nessun ritrovamento, nessun compenso” con il governo malese; l’azienda esplorerà un’area di 15.000 km quadrati nell’oceano e riceverà un compenso di 70 milioni di dollari solo se il relitto verrà rinvenuto. Il volo MH370 deviò dalla sua rotta e scomparve dai radar durante il tragitto da Kuala Lumpur a Pechino l’8 marzo 2014. A bordo si trovavano 12 membri dell’equipaggio malesi e 227 passeggeri, tra cui la maggior parte cittadini cinesi. La lista comprendeva anche 38 passeggeri malesi, sette australiani, e viaggiatori provenienti da Indonesia, India, Francia, Stati Uniti, Iran, Ucraina, Canada, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Russia e Taiwan.
Operazioni di ricerca
La scomparsa del volo ha dato origine a una delle più vaste operazioni di ricerca subacquea mai realizzate. L’Australia ha guidato l’operazione multinazionale, collaborando con Malesia e Cina, coprendo oltre 46.330 miglia quadrate di fondale marino in una zona remota dell’Oceano Indiano meridionale. Le ricerche si sono concluse nel gennaio 2017 e, in un rapporto pubblicato nello stesso anno, gli investigatori australiani hanno dichiarato di non essere stati in grado di fornire risposte alle famiglie delle vittime.
Nuove scoperte e teorie
Nel 2018, Ocean Infinity ha intrapreso una nuova ricerca della durata di tre mesi, che si è rivelata anch’essa infruttuosa. Ad oggi, le certezze riguardo alla vicenda sono poche: è escluso che i piloti abbiano causato intenzionalmente la caduta dell’aereo, così come che un guasto meccanico possa essere stato il motivo. Tuttavia, sembra ormai accertato che l’improvvisa inversione di rotta sia stata causata dall'”intervento illecito di una terza parte”.
