Oggi, 5 dicembre 2025, la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo a una manovra economica del valore di 22 miliardi di euro. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti dopo il voto, sottolineando l’importanza dell’iniziativa. “Abbiamo detassato gli aumenti salariali”, ha affermato, riferendosi a una misura che interessa i redditi fino a 33 mila euro.
Misure fiscali e sostegno al ceto medio
Tra le principali novità, figura il taglio dell’aliquota Irpef per il ceto medio, che passa dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro. Questa modifica si propone di alleggerire il carico fiscale per le famiglie italiane in un contesto economico difficile. Inoltre, è stata prevista una revisione delle norme sul calcolo dell’ISEE, con l’esclusione della prima casa e un tetto più alto per le grandi città. Un’altra misura significativa riguarda la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, che mira a facilitare i contribuenti in difficoltà.
In ambito educativo, sono stati introdotti bonus per i libri di testo destinati agli studenti delle scuole superiori e per coloro che frequentano istituti paritari di secondo grado. Inoltre, si è previsto un ampliamento del congedo parentale, per supportare le famiglie nel bilanciare lavoro e vita privata.
Incentivi per le imprese e riforme strutturali
La manovra include anche disposizioni relative alla titolarità della riserva aurea di Banca d’Italia e misure a sostegno delle imprese. Tra queste, si segnalano l’iperammortamento triennale, le Zone Economiche Speciali (ZES) e la rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È previsto un credito d’imposta per gli investimenti effettuati entro la fine del 2025, un incentivo che potrebbe stimolare la crescita economica.
Un’altra novità riguarda la destinazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) ai fondi pensione per i neoassunti, con attuazione a partire dalla metà del prossimo anno. Queste misure sono state pensate per favorire una maggiore stabilità economica e previdenziale.
Dettagli e obiettivi della manovra economica
La manovra economica, approvata con 216 voti favorevoli, 126 contrari e 3 astenuti, si caratterizza come un testo “light”, contenendo provvedimenti per un valore complessivo di circa 22 miliardi di euro. Questa scelta del governo si inserisce nel contesto di un piano più ampio per contenere la spesa pubblica e velocizzare nel 2026 l’uscita dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea, mantenendo il rapporto deficit/Pil sotto il 3%.
La strategia adottata dal ministro Giorgetti è stata influenzata dal contesto internazionale, contrassegnato da conflitti e dazi commerciali, e dalla necessità di gestire un debito pubblico che supera i 3 mila miliardi di euro. Queste misure rappresentano un tentativo di rispondere alle sfide economiche attuali, mirando a una ripresa sostenibile e duratura per il Paese.
