I commissari di Acciaierie d’Italia e di Ilva, attualmente in amministrazione straordinaria, hanno ricevuto il consenso dai rispettivi comitati di sorveglianza per avviare un negoziato esclusivo con il gruppo statunitense Flacks. Questa decisione, che rappresenta un passo significativo nel processo di ristrutturazione dell’ex Ilva, sarà successivamente discussa con i sindacati e il governo. Le informazioni provengono da fonti ben informate sullo stato attuale del dossier relativo all’acciaieria.
Situazione dell’altoforno 1
Nel frattempo, la Procura di Taranto ha rigettato nuovamente la richiesta di dissequestro dell’altoforno 1 presentata da Acciaierie d’Italia. Questa istanza era già stata respinta in precedenza, nel mese di agosto. L’altoforno in questione è attualmente sottoposto a sequestro senza possibilità d’uso dal maggio scorso, a seguito di un incendio che ha causato danni significativi all’impianto e ha messo a rischio la sicurezza dei lavoratori. Da quel momento, l’acciaieria di Taranto opera con un solo altoforno, il numero 4, e la sua capacità produttiva è stata ulteriormente limitata.
Possibili sviluppi futuri
La decisione della Procura di non concedere il dissequestro è stata motivata dalla necessità di effettuare ulteriori accertamenti. In risposta a questo nuovo rifiuto, Acciaierie d’Italia sta valutando la possibilità di presentare un ricorso per cercare di ottenere il ripristino dell’operatività dell’altoforno 1. La situazione rimane quindi complessa e merita un’attenta osservazione, dato l’impatto significativo che le decisioni della Procura e i negoziati con Flacks avranno sul futuro dell’industria siderurgica nella regione.