La diffusione dell’influenza nel 2025 ha suscitato notevoli preoccupazioni in Italia, con un incremento significativo dei casi segnalati in diverse regioni. Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha evidenziato che le aree maggiormente colpite sono quelle con una bassa percentuale di vaccinazioni, in particolare Sardegna, Campania e Sicilia.
La situazione attuale dell’influenza in Italia
Il 30 dicembre 2025, Adnkronos Salute ha riportato che i sintomi dell’influenza di quest’anno si presentano in forma particolarmente severa, con un aumento dei casi di polmonite, anche tra i giovani adulti. Bassetti ha descritto i sintomi caratteristici, che iniziano con febbre alta, stanchezza e dolori muscolari, per poi progredire verso una tosse secca persistente, accompagnata da febbre e difficoltà respiratorie. Questa situazione clinica solleva allarmi significativi, specialmente in vista del picco influenzale previsto nei prossimi giorni. L’attenzione degli esperti si concentra sul monitoraggio dei sintomi e sulla necessità di un intervento tempestivo per contenere l’epidemia.
Vaccinazione e prevenzione
L’infettivologo ha messo in evidenza l’importanza cruciale della vaccinazione, sottolineando che, sebbene il vaccino non offra una protezione totale contro la variante K, rimane fondamentale per prevenire le forme più gravi di influenza. Le regioni italiane con il minor numero di vaccinati, come Sardegna, Campania e Sicilia, si trovano ora ad affrontare una situazione particolarmente critica. Bassetti ha avvertito che chi non si sottopone alla vaccinazione si espone a rischi elevati e ha sollecitato le autorità locali a intensificare le campagne di promozione e prevenzione vaccinale, per evitare ulteriori complicazioni durante il periodo influenzale. La consapevolezza e l’adesione della popolazione alla vaccinazione rappresentano un passo fondamentale nella lotta contro l’epidemia.
Prospettive future e raccomandazioni
Con l’aumento dei casi di influenza, gli esperti raccomandano di prestare particolare attenzione ai segnali di allerta e di non sottovalutare i sintomi. La vaccinazione rimane l’arma principale per proteggere la popolazione, e le autorità sanitarie sono chiamate a garantire che un numero sempre maggiore di cittadini possa accedere al vaccino. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile ridurre l’impatto dell’influenza e tutelare le categorie più vulnerabili.
Le raccomandazioni non si limitano alla vaccinazione, ma includono anche pratiche di igiene quotidiana, come lavarsi frequentemente le mani e mantenere distanze di sicurezza, per limitare la diffusione del virus. La salute pubblica dipende dalla responsabilità individuale e dalla cooperazione di tutti, sottolineando l’importanza di un comportamento proattivo da parte della popolazione per fronteggiare questa emergenza sanitaria.
