Nel periodo compreso tra il 15 e il 22 dicembre 2025, l’Emilia-Romagna ha registrato un totale di 75.631 casi di sindrome respiratoria acuta legata a virus influenzale. Questo dato evidenzia un’accelerazione significativa della curva epidemica, con un’incidenza settimanale di 19,39 casi ogni mille assistiti. Le informazioni provengono dal sistema di sorveglianza integrata dei virus respiratori, noto come RespiVirNet, e sono state fornite dalla Regione.
Analisi dei dati
L’analisi dei dati rivela che i gruppi più colpiti sono i bambini e i ragazzi. Nella fascia di età 0-4 anni, l’incidenza settimanale è particolarmente alta, raggiungendo 63,48, con un totale di 9.456 casi. La situazione è ancora più grave tra i ragazzi di età compresa tra 5 e 14 anni, dove l’incidenza sale a 27,93, corrispondente a 10.559 casi. Per quanto riguarda la popolazione adulta, quella di età compresa tra 15 e 64 anni presenta un’incidenza settimanale di 16,59, che corrisponde a 47.089 casi. Infine, tra gli over 65, l’incidenza è media, con 7,63 casi per mille assistiti, pari a 8.527 casi. Dall’inizio dell’epidemia, il numero totale stimato di casi è di 436.115.
Interventi della Regione
In risposta a questa situazione, la Regione ha annunciato che a partire dal primo gennaio 2026, verrà estesa l’offerta gratuita del vaccino antinfluenzale a tutti i cittadini residenti o assistiti dal Servizio sanitario regionale, a condizione che ci siano scorte disponibili.
Importanza della vaccinazione
Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute, ha sottolineato l’importanza di questi dati, affermando che la stagione influenzale attuale mostra una crescita costante, con un impatto significativo sui servizi sanitari. La vaccinazione antinfluenzale si conferma quindi uno strumento cruciale per la prevenzione, soprattutto per le persone anziane e fragili, nonché per chi vive o lavora a stretto contatto con loro.
