La deputata Ilenia Malavasi, rappresentante del Partito Democratico e capogruppo nella Commissione Affari Sociali, ha espresso il suo profondo rammarico e indignazione per il recente parere negativo del governo riguardo al suo ordine del giorno sulla fibromialgia. In una nota ufficiale, Malavasi ha definito questo rifiuto un atto grave e politicamente incomprensibile, che colpisce direttamente circa un milione e mezzo di persone in Italia, per lo più donne, costrette a convivere con una patologia cronica e invalidante.
Richieste di diritti fondamentali
Malavasi ha sottolineato che le richieste presentate non erano di privilegi, ma di diritti fondamentali. Ha evidenziato la necessità del riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica invalidante, di criteri diagnostici uniformi, di percorsi diagnostico-terapeutici omogenei, di reti specialistiche multidisciplinari, nonché di un maggiore impegno nella ricerca e nella formazione. Secondo la deputata, queste richieste sono pienamente coerenti con i principi del Servizio Sanitario Nazionale e con il diritto costituzionale alla salute.
Situazione attuale della fibromialgia
La deputata ha ricordato che la fibromialgia è già riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma non ha ricevuto lo stesso riconoscimento da parte dello Stato italiano. Attualmente, non è inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), se non in forme estremamente gravi, il che comporta l’assenza di esenzione dal ticket e un accesso limitato a cure, farmaci e terapie. Questa situazione genera discriminazione e disuguaglianze territoriali, penalizzando in modo significativo la vita quotidiana di chi soffre.
Impegno del Partito Democratico
Malavasi ha aggiunto che rifiutare tali richieste, specialmente nella legge di Bilancio, significa voltare le spalle a chi vive un dolore cronico e lacerante, spesso invisibile e non creduto. Ha sottolineato come questa ignoranza riguardi una sofferenza reale e diffusa, che influisce negativamente sulla vita personale, familiare e lavorativa di milioni di cittadini. Il Partito Democratico si impegna a continuare a dare voce a queste persone, sia all’interno che all’esterno del Parlamento, per garantire che le loro istanze vengano ascoltate e considerate.