TAR Lazio: cancellata la detrazione di anzianità per i militari non vaccinati contro il Covid-19

Veronica Robinson

Dicembre 30, 2025

Il SIULMSindacato Unitario Lavoratori Militari ha reso noto con soddisfazione l’esito positivo della sentenza emessa dal TAR Lazio, Sezione Prima Bis, il 2 maggio 2025, con il numero 23831/2025 e il registro generale 1378/2022. Questo verdetto ha parzialmente accolto il ricorso presentato dal sindacato, assistito dall’avvocato Giulia Liliana Monte, che ha rappresentato gli interessi dei militari coinvolti.

Il ricorso ha sollevato questioni relative a numerosi militari che erano stati sospesi dal servizio durante l’emergenza Covid-19 a causa della mancata vaccinazione obbligatoria. L’Amministrazione della Difesa aveva non solo imposto la sospensione dal servizio e dalla retribuzione, ma aveva anche applicato una detrazione dell’anzianità di servizio, con conseguenze gravi sulla carriera e sugli avanzamenti di grado.

Il principio stabilito dal tar lazio

Il TAR Lazio ha stabilito un principio di fondamentale importanza: la detrazione dell’anzianità di servizio non era prevista dalla normativa emergenziale, in particolare dall’articolo 4-ter del D.L. 44/2021, e non poteva essere introdotta tramite circolari o provvedimenti amministrativi. Il Tribunale ha chiarito che la sospensione per mancata vaccinazione deve essere considerata una misura speciale, temporanea e non disciplinare. Le uniche conseguenze legittime di tale sospensione sono la sospensione dall’attività lavorativa e dalla retribuzione. Qualsiasi ulteriore misura punitiva, come la detrazione dell’anzianità di servizio, è stata dichiarata illegittima.

Di conseguenza, il TAR ha annullato i provvedimenti che prevedevano la decurtazione dell’anzianità, accogliendo uno dei punti chiave del ricorso presentato dal SIULM.

Implicazioni per i militari coinvolti

Grazie a questa sentenza, i militari interessati riacquisteranno integralmente l’anzianità di servizio precedentemente maturata. Per alcuni iscritti al SIULM, questo significa il recupero del grado che era stato posticipato a causa della detrazione, il riallineamento dei parametri stipendiali e una corretta ricostruzione della progressione di carriera. Questo risultato rappresenta un beneficio tangibile e immediato, influenzando direttamente la vita professionale dei militari coinvolti.

Il SIULM sottolinea l’importanza di questo risultato, frutto di una scelta sindacale audace in un contesto complesso, e di un’azione legale ben strutturata, guidata dall’avvocato Giulia Liliana Monte, che ha sostenuto la tesi dell’illegittimità della decurtazione dell’anzianità. La sentenza non solo rafforza la posizione dei militari che hanno subito simili penalizzazioni, ma rappresenta anche un precedente significativo per eventuali future azioni di ricostruzione di carriera.

Impegni futuri del siulm

Il SIULM si impegna a vigilare affinché l’Amministrazione della Difesa dia piena esecuzione alla sentenza e proceda rapidamente alla correzione delle posizioni matricolari e stipendiali degli interessati. Questo monitoraggio è fondamentale per garantire che i diritti dei militari siano rispettati e che le ingiustizie del passato vengano corrette in modo efficace e tempestivo.

Il Segretario Generale del SIULM, Luigi Tesone, ha dichiarato che il sindacato continuerà a lavorare per la tutela dei diritti dei militari, mantenendo un approccio giuridico solido e rispettoso dell’ordinamento.

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