Aurora Livoli, una giovane di appena diciannove anni, è stata trovata priva di vita in un cortile di Milano, precisamente in via Paruta, il 30 dicembre 2025. La notizia ha scosso profondamente la comunità e la sua famiglia, che ora si trova a fare i conti con una tragedia inaspettata. Sul profilo Instagram della ragazza, una frase inquietante nella sua biografia recita: “Ho Lucifero dentro di me”, accompagnata da un primo piano in bianco e nero che ritrae il suo viso dolce e giovanile, segnato da baci stampati sul volto, in uno scatto risalente al 2024.
Nascita e adozione di Aurora
Nata a Roma, Aurora era stata adottata all’età di sei anni da una coppia di professionisti di Fondi, un comune in provincia di Latina. Il padre, titolare di un laboratorio odontotecnico a Monte San Biagio, e la madre, architetto, sono attualmente sotto shock per la perdita della loro figlia. Aurora era conosciuta per la sua intelligenza e, nonostante avesse avuto in passato episodi di allontanamento, aveva sempre mantenuto i contatti con i genitori. L’ultima comunicazione risale al 26 novembre, quando aveva rassicurato i familiari dicendo: “Sto bene, non vi preoccupate, non torno a casa”. Non aveva rivelato dove si trovasse per dormire, ma si era diplomata all’Itis Pacinotti di Fondi e si era iscritta alla facoltà di Chimica alla Sapienza.
Disagio e preoccupazioni familiari
Lo zio di Aurora ha raccontato ai giornalisti di averla riconosciuta dalla postura e di essere andato alla caserma dei carabinieri di Fondi, dove gli è stata mostrata una foto che ha confermato le sue paure.
La famiglia di Aurora era consapevole del suo stato di malessere, avendo affrontato in passato diversi allontanamenti volontari della ragazza. Milano era una delle ultime destinazioni, dove si temeva potesse entrare in contatto con persone poco raccomandabili. Secondo quanto riportato dallo zio, i genitori avevano preso in considerazione l’idea di rivolgersi a un investigatore privato per cercare di rintracciarla.
“Il suo allontanamento non era stato traumatico, anzi, sembrava quasi romantico. Era uscita di casa senza soldi e senza un cambio di vestiti, e non c’erano stati litigi o conflitti in famiglia. Aveva tutto ciò di cui aveva bisogno”, ha spiegato lo zio, aggiungendo che la famiglia era estremamente preoccupata per il suo benessere. Un mese prima della tragedia, era apparso chiaro che Aurora non desiderasse trascorrere il Natale con i suoi cari, e i familiari avevano ipotizzato che fosse tornata a Milano.
Scoperte inquietanti e indagini in corso
Le circostanze in cui è stato rinvenuto il corpo di Aurora, con un giubbotto posato sul corpo seminudo e altri indumenti, come slip e calze, sparsi nei dintorni, hanno sollevato sospetti tra gli inquirenti. Le ferite riscontrate sul cadavere indicano la possibilità che la ragazza possa essere stata aggredita prima di morire. Un’autopsia sarà necessaria per confermare o escludere l’ipotesi di uno stupro.
Le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona hanno catturato Aurora mentre camminava lungo la strada, apparentemente tranquilla, in compagnia di un uomo alto e magro vestito con un pile bianco. Questo stesso uomo è stato ripreso un’ora dopo mentre percorreva la stessa via, ma da solo. Gli investigatori stanno valutando la possibilità che i due si conoscessero, poiché sono stati visti entrare insieme nello stesso ingresso di un condominio.
