Cronaca, 2025 anno drammatico: il filo conduttore dei femminicidi e le stragi, il caso di Garlasco

Rosita Ponti

Dicembre 31, 2025

Un anno funesto per i delitti contro le donne, caratterizzato da omicidi avvenuti per mano di partner, ex partner o sconosciuti. Il 2025 ha visto un aumento costante di tali crimini, senza segnali di arresto. Tra i casi più drammatici, quello di Ilaria Sula, una giovane di 22 anni originaria di Terni e residente a Roma. Il suo corpo è stato rinvenuto il 2 aprile, chiuso in una valigia, recuperata in fondo a un dirupo a Poli.

Il caso di Ilaria Sula

La tragica fine di Ilaria Sula ha scosso l’opinione pubblica. La giovane è stata uccisa dall’ex fidanzato, Mark Samson, che non ha accettato la separazione. L’omicidio, avvenuto a Roma, ha sollevato interrogativi sulla violenza di genere e sulla necessità di una maggiore protezione per le donne. Il corpo di Ilaria è stato scoperto in un luogo isolato, evidenziando la brutalità del crimine. Mark Samson è stato arrestato poco dopo il ritrovamento del cadavere e si è trovato al centro di un’inchiesta che ha messo in luce la crescente preoccupazione per la sicurezza delle donne in Italia.

Incidente mortale alla funivia di Monte Faito

Un altro tragico evento si è verificato il 17 aprile, quando una cabina della funivia del Monte Faito è precipitata, causando la morte di quattro persone. L’incidente è avvenuto poco dopo le 14:30, quando un cavo si è spezzato mentre la cabina era in salita verso la vetta, a 1.100 metri di altitudine. A bordo si trovavano cinque persone, tra cui due coppie di turisti stranieri e il macchinista Carmine Parlato. Solo una donna è sopravvissuta all’impatto, mentre gli altri sono stati tragicamente uccisi. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture turistiche in Italia.

Il caso di Saman Abbas

Il 18 aprile, la Corte d’Assise di Appello di Bologna ha emesso una sentenza storica nel caso di Saman Abbas, una giovane pachistana assassinata nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. I genitori di Saman sono stati condannati all’ergastolo, insieme ai due cugini che erano stati assolti in primo grado. La pena per lo zio è stata aumentata da 14 a 22 anni. Questo caso ha riacceso il dibattito sulla violenza domestica e sull’onore familiare, evidenziando la necessità di un intervento più deciso da parte delle istituzioni.

Duplice omicidio a Villa Pamphili

Il 7 giugno, un altro orrendo crimine ha scosso Roma. Nel parco di Villa Pamphili sono stati ritrovati i corpi di Anastasia Trofimova, uccisa per soffocamento, e della sua figlioletta di soli 11 mesi, Andromeda, assassinata per strangolamento. L’autore del duplice omicidio, Francis Kaufmann, un americano di 46 anni, è stato arrestato a Skiathos, in Grecia, dopo giorni di ricerche. Questo caso ha suscitato indignazione e ha portato a una riflessione sulla sicurezza delle madri e dei bambini.

Il gruppo Facebook “Mia moglie”

Ad agosto, è emerso un caso inquietante riguardante un gruppo Facebook chiamato “Mia moglie”, creato da oltre 32.000 uomini per condividere foto intime delle proprie mogli senza il loro consenso. La denuncia è stata fatta dall’associazione No justice no peace, portando alla rimozione del gruppo da Meta. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla privacy e sul consenso nel contesto delle relazioni, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e protezione per le donne.

La strage di Castel D’Azzano

Il 14 ottobre, tre carabinieri hanno perso la vita in un’esplosione avvenuta in un casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona. L’incidente è avvenuto durante una perquisizione dell’immobile occupato da tre fratelli, già noti per episodi di violenza. Questo tragico evento ha messo in luce i rischi che affrontano le forze dell’ordine nel loro lavoro quotidiano e ha sollevato domande sulla sicurezza pubblica.

La famiglia nel bosco di Palmoli

A novembre, la vicenda della famiglia Trevallion Birmingham ha catturato l’attenzione nazionale. I genitori, Catherine e Nathan, di origine anglo-australiana, vivevano isolati nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, con i loro tre bambini. La decisione di crescere i figli lontano dalla civiltà ha suscitato un acceso dibattito, culminato nel trasferimento dei minori in una struttura protetta a seguito di un intervento del Tribunale per i minorenni dell’Aquila. La situazione ha diviso l’opinione pubblica e ha portato a riflessioni sulla libertà genitoriale e sull’educazione.

Il caso di Aurora Livoli

L’ultimo caso di cronaca del 2025 è stato quello di Aurora Livoli, una giovane di 19 anni, trovata senza vita il 29 dicembre a Milano. La scoperta del suo corpo ha sollevato interrogativi e misteri su chi possa essere stato l’autore del delitto. La vicenda ha attirato l’attenzione mediatica e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle donne, evidenziando la necessità di interventi più efficaci per garantire la protezione delle giovani.

Riapertura del caso Garlasco

Il 2025 sarà ricordato anche per la riapertura del caso di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. Dopo 18 anni, le indagini sono state riavviate e Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio in concorso. Questo sviluppo ha riacceso l’interesse pubblico su uno dei casi di cronaca nera più controversi d’Italia, portando a nuove speculazioni e discussioni sulla giustizia e sulla verità.

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