Un video recentemente divulgato dalla coalizione militare a guida saudita mostra un attacco aereo che avrebbe colpito il porto di Mukalla, situato nel sud dello Yemen. Questo evento ha suscitato un acceso dibattito sulle operazioni militari in corso nella regione.
Accuse e dichiarazioni degli emirati arabi uniti
La coalizione, composta principalmente da forze saudite, ha affermato che una spedizione proveniente dagli Emirati Arabi Uniti e diretta verso il porto di Mukalla conteneva container carichi di armi e munizioni destinate ai gruppi separatisti locali. Questa accusa è stata formulata in risposta a una dichiarazione ufficiale degli Emirati Arabi Uniti, i quali hanno negato la presenza di armi nella spedizione, sostenendo che il carico fosse destinato esclusivamente alle loro forze armate.
Informazioni sulla distribuzione di armi
Le autorità della coalizione hanno dichiarato di possedere informazioni dettagliate riguardo al trasporto e alla distribuzione di armi in diverse località della regione dell’Hadramout, un’area dello Yemen sotto il controllo del Consiglio di Transizione del Sud (STC), un gruppo separatista sostenuto dagli Emirati Arabi Uniti. Questa situazione ha messo in evidenza le tensioni tra le forze saudite e gli Emirati, che operano con obiettivi strategici diversi nel conflitto yemenita.
Richiesta di ritiro delle forze emirati
Martedì 25 marzo 2025, l’Arabia Saudita ha ribadito che la sicurezza nazionale è una priorità fondamentale, definendo la questione una “linea rossa”. Pochi istanti dopo l’attacco aereo, il governo saudita ha lanciato un appello alle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, chiedendo loro di ritirarsi dallo Yemen entro un termine di 24 ore. Questa richiesta sottolinea la crescente preoccupazione per l’escalation del conflitto e le possibili ripercussioni sulla stabilità della regione.