Nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2025, la città di Odessa ha subito un pesante attacco aereo da parte delle forze russe, che ha provocato il ferimento di sei persone, tra cui tre bambini di età compresa tra 7 e 14 anni. La notizia è stata comunicata da Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, attraverso un messaggio su Telegram. Secondo quanto riportato, tutte le vittime appartengono a due famiglie diverse.
Dettagli dell’attacco a Odessa
L’attacco notturno ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale, con sei feriti che necessitano di assistenza medica. Il responsabile dell’amministrazione militare ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando che i bambini coinvolti sono stati colpiti in un contesto di violenza che continua a colpire indiscriminatamente i civili. Le autorità sanitarie locali stanno fornendo supporto alle famiglie colpite, mentre la comunità si unisce per offrire aiuto e sostegno.
Colpi alle infrastrutture energetiche
L’attacco ha avuto ripercussioni anche sulle infrastrutture energetiche della regione. Il gestore dell’energia ucraina, Npc Ukrenergo, ha segnalato che le operazioni di bombardamento hanno causato blackout in diverse aree, tra cui Odessa, Donetsk, Zaporizhzhia e Kharkiv. Attualmente, circa 170mila persone a Odessa sono senza elettricità, creando disagi e complicazioni nella vita quotidiana dei cittadini. Le autorità locali stanno lavorando per ripristinare l’energia il prima possibile, ma la situazione rimane critica.
Reazioni e conseguenze
Il ministero della Difesa russo ha confermato che l’obiettivo degli attacchi era costituito da impianti energetici, giustificando le operazioni come necessarie per colpire siti a supporto dell’industria della difesa ucraina. Secondo le informazioni fornite da Interfax, sono stati centrati obiettivi in 144 aree diverse, evidenziando l’intensificazione delle operazioni militari da parte di Mosca. Questo ennesimo attacco mette in luce la continua escalation del conflitto e le sue conseguenze devastanti per la popolazione civile, già provata da mesi di tensioni e violenze.
La situazione resta estremamente delicata, con le autorità locali che monitorano attentamente gli sviluppi e cercano di garantire la sicurezza dei cittadini. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, mentre si intensificano le discussioni su possibili risposte e misure diplomatiche per affrontare la crisi in corso.