L’esercito di Taiwan ha intensificato le sue misure di sicurezza, dispiegando ostacoli definiti “barili esplosivi” in una strategica foce fluviale a nord di Taipei. Questa operazione si inserisce in un contesto di crescente tensione, in risposta alle recenti manovre militari della Cina, che hanno sollevato allerta tra gli alleati dell’isola. Le esercitazioni, avvenute il 25 aprile 2025, hanno visto il caricamento di barili su ponti anfibi M3, successivamente calati in acqua attraverso un fiume che collega la costa settentrionale di Taiwan al centro della capitale.
Le manovre militari cinesi e le loro conseguenze
Durante le esercitazioni denominate “Justice Mission 2025”, la Cina ha lanciato un numero significativo di razzi verso Taiwan, accompagnando l’azione con un imponente schieramento di navi da guerra e aerei nei pressi dell’isola. Questa dimostrazione di forza ha suscitato preoccupazioni tra le potenze occidentali, inclusi la Commissione Europea, il Regno Unito, l’Australia e il Giappone. Il 25 aprile 2025, il ministero della Difesa di Taiwan ha riportato che, nelle sole 24 ore precedenti, 77 aerei militari cinesi e 25 navi della marina e della guardia costiera hanno operato attivamente intorno all’isola, evidenziando la gravità della situazione.
Le esercitazioni cinesi rappresentano le più vaste mai realizzate in termini di area coperta, costringendo Taiwan a prendere misure straordinarie, come la cancellazione di decine di voli interni. Inoltre, l’isola ha attivato jet e navi da guerra per monitorare attentamente le operazioni militari cinesi, dimostrando una preparazione e una prontezza senza precedenti.
La risposta di Taiwan e lo stato di allerta
A seguito delle manovre militari cinesi, Taiwan ha mantenuto un alto livello di allerta, con il capo della guardia costiera dell’isola che ha confermato l’operatività del centro di risposta marittima di emergenza. Il 26 aprile 2025, l’isola ha continuato a monitorare la situazione con attenzione, preparandosi a eventuali sviluppi futuri. Questa strategia di difesa è stata attuata per garantire la sicurezza dei cittadini e la protezione dei confini nazionali.
Il dispiegamento di barili esplosivi e altre misure di sicurezza riflettono la determinazione di Taiwan a proteggere la propria sovranità in un contesto di crescente pressione militare. Le autorità taiwanesi hanno sottolineato la necessità di rimanere vigili e pronte a rispondere a qualsiasi provocazione, mentre gli alleati internazionali continuano a seguire con attenzione gli sviluppi nella regione.
La situazione attuale rappresenta un momento cruciale per Taiwan, che si trova a dover affrontare una delle sfide più significative della sua storia recente. Con le tensioni in aumento e le manovre militari cinesi in corso, l’isola è chiamata a mantenere una postura difensiva e a garantire la sicurezza dei propri cittadini.
