Merz: “L’aggressione russa rientra in un piano contro l’Europa intera”

Rosita Ponti

Dicembre 31, 2025

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sottolineato l’importanza per l’Europa di affermare i propri interessi con decisione, al fine di garantire un futuro di pace e prosperità nel 2026. Questa dichiarazione è stata rilasciata durante il suo discorso annuale, in cui ha evidenziato le sfide che il continente deve affrontare, tra cui l’aggressione russa, il crescente protezionismo globale e i mutati rapporti con gli Stati Uniti.

Il ruolo della Germania nella crisi ucraina

Dall’inizio del suo mandato nel maggio 2025, Merz ha assunto un ruolo centrale negli sforzi europei per sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa. La Germania, sotto la sua guida, ha incrementato la spesa per la difesa a partire dal 2023, manifestando così la volontà di prendere iniziative più incisive nel contesto della sicurezza europea. Durante il suo discorso di Capodanno, il cancelliere ha descritto la guerra in corso come una minaccia diretta alla libertà e alla sicurezza dell’Europa, sottolineando l’urgenza di affrontare questa crisi.

Merz ha affermato che l’aggressione russa non è un evento isolato, ma parte di un piano più ampio che mira a destabilizzare l’intero continente. Ha messo in evidenza come la Germania debba affrontare quotidianamente una serie di minacce, tra cui sabotaggi, spionaggio e attacchi informatici, evidenziando la necessità di una risposta coordinata e robusta da parte dell’Europa.

Le sfide economiche e il protezionismo globale

Il cancelliere ha anche affrontato le sfide economiche legate al protezionismo che caratterizza l’attuale scenario globale. Ha avvertito che la dipendenza dell’Europa dalle materie prime importate è utilizzata come leva politica da diversi attori internazionali, complicando ulteriormente la situazione economica del continente. In particolare, la Germania sta cercando di ridurre la propria dipendenza dalla Cina per rilanciare la propria economia orientata all’export, mentre si confronta con tensioni commerciali e l’impatto dei dazi imposti dall’ex presidente Donald Trump.

Negli ultimi anni, la Germania, la più grande economia europea, ha sofferto di una stagnazione economica, con una crescita modesta prevista per quest’anno dopo due anni di contrazione. Molti economisti attribuiscono questa situazione a una mancanza di riforme e investimenti interni, rendendo la questione ancora più urgente.

Relazioni con gli Stati Uniti e autoconfidenza europea

Merz ha evidenziato la crescente difficoltà nella cooperazione con gli Stati Uniti, sottolineando come il ritorno di Trump alla Casa Bianca nel gennaio 2025 abbia alterato la stabilità delle relazioni transatlantiche. Gli Stati Uniti, storicamente considerati un garante della sicurezza europea, ora richiedono all’Europa di difendere i propri interessi con maggiore determinazione.

Il cancelliere ha esortato gli europei a guidarsi dalla fiducia in se stessi piuttosto che dalla paura, proponendo una gestione autonoma delle proprie questioni. Secondo Merz, il 2026 potrebbe rappresentare un anno cruciale per la Germania e l’Europa, un periodo in cui il continente potrebbe ritrovare la forza necessaria per ripristinare decenni di pace, libertà e prosperità. La visione delineata da Merz suggerisce un’Europa pronta a reagire e a prendere in mano il proprio destino in un contesto internazionale sempre più complesso.

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