Un episodio di violenza domestica ha scosso la capitale italiana il 31 dicembre 2025, quando un pitbull ha aggredito il proprio padrone. L’intervento tempestivo della moglie dell’uomo ha portato alla morte del cane, colpito con un coltello da cucina. Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sulla pericolosità di alcune razze canine e sull’importanza di una corretta educazione da parte dei proprietari.
Il medico veterinario Federico Coccìa, interpellato dall’Adnkronos Salute, ha commentato l’incidente, sottolineando che si tratta di un chiaro esempio di una gestione inadeguata dell’animale. Coccìa, autore del libro “Con gli occhi del tuo cane – Capire come vede il mondo per amarlo nel modo giusto”, edito da Sperling & Kupfer, affronta nel suo lavoro il tema cruciale dell’educazione cinofila.
Il ruolo dell’educazione nella gestione dei cani
Coccìa afferma con fermezza che non esiste una razza di cane intrinsecamente più aggressiva di altre. Nel corso della storia, cani come maremmani, pastori tedeschi e rottweiler sono stati frequentemente associati a episodi di aggressione, ma anche razze più piccole, come barboncini e chihuahua, possono manifestare comportamenti mordaci. La chiave, secondo il veterinario, risiede nella gestione e nell’educazione dell’animale. “La malagestione e la mancanza di educazione sono le cause principali dei comportamenti violenti”, ha dichiarato.
Coccìa mette in guardia contro l’arroganza di alcuni proprietari che scelgono un cane principalmente per il suo aspetto fisico, trascurando le necessità e il carattere dell’animale. Ogni cane ha un proprio temperamento che deve essere armonizzato con le dinamiche familiari. Per prevenire problemi, è essenziale educare il cane sin da cucciolo, promuovendo la socializzazione con altri animali e insegnando le regole attraverso metodi positivi, come i premi, anziché ricorrere alla violenza.
Scelta e educazione del cane
Il veterinario sottolinea l’importanza della scelta del cane, un aspetto fondamentale che richiede attenzione. Nel suo libro, dedica un capitolo alla selezione dell’animale, suggerendo di consultare esperti del settore, come veterinari, etologi o zoologi, per ricevere indicazioni adeguate. La scelta deve basarsi su criteri che considerano non solo l’aspetto fisico, ma anche le esigenze e le caratteristiche comportamentali dell’animale.
La fase successiva di educazione è altrettanto cruciale. Coccìa raccomanda di stabilire regole chiare, accompagnate da affetto, coccole e giochi. La coerenza è essenziale: il cane deve comprendere quali comportamenti sono accettabili e quali non lo sono. Un’educazione ben strutturata riduce il rischio di comportamenti indesiderati e aggressivi, creando un legame di fiducia tra l’animale e il proprietario.
Coccìa avverte che una cattiva gestione, in particolare con cani di grossa taglia, può portare a situazioni pericolose. Un cane lasciato senza regole potrebbe sviluppare comportamenti problematici, agendo secondo il proprio istinto e ignorando il padrone.
La responsabilità del proprietario è fondamentale nel garantire un ambiente sicuro e sereno sia per il cane che per le persone che lo circondano. La consapevolezza e l’educazione sono strumenti indispensabili per prevenire incidenti e favorire una convivenza armoniosa tra uomo e animale.
