2 agosto 1980, Sonia Zanotti ricorda l’incidente: “Avevo 11 anni, tutto è vivido”

Veronica Robinson

Agosto 2, 2025

Il 2 agosto 1980, Bologna è stata teatro di uno degli attentati più tragici della storia italiana. In quel giorno, Sonia Zanotti, una ragazzina di appena 11 anni, si trovava nella stazione del capoluogo emiliano quando un’esplosione devastante ha colpito il luogo, causando la morte di 85 persone e ferendone oltre 200. A distanza di anni, Sonia non ha mai smesso di mantenere viva la memoria di quella giornata, condividendo il suo racconto e il dolore che ha vissuto.

Il ricordo di Sonia

Sonia Zanotti è diventata simbolo della resilienza e della memoria collettiva legata alla Strage di Bologna. Oggi, nel 2025, il suo ricordo è ancora vivo e le sue parole continuano a risuonare tra le generazioni. La testimonianza di Sonia, che ha vissuto in prima persona quell’orrendo evento, è fondamentale per comprendere non solo il dramma di quel giorno, ma anche le ripercussioni che ha avuto sulla società italiana.

Sonia racconta di come, quel giorno, si trovasse in stazione con la sua famiglia. L’esplosione ha cambiato per sempre la sua vita e quella di molte altre persone. La polvere, le grida e il caos che hanno seguito l’attentato sono impressi nella sua memoria. Da allora, Sonia ha dedicato gran parte della sua vita a raccontare la sua esperienza, partecipando a eventi commemorativi e incontri nelle scuole per educare i giovani sulla necessità di ricordare e riflettere su quanto accaduto.

La Strage di Bologna non è solo una pagina nera della storia italiana, ma un monito per le future generazioni. La testimonianza di Sonia serve a mantenere viva la memoria delle vittime e a sensibilizzare le persone sui temi della pace e della tolleranza. Ogni anno, in occasione dell’anniversario dell’attentato, Sonia partecipa a cerimonie commemorative, dove condivide la sua storia e invita tutti a non dimenticare.

Il significato della memoria

La memoria della Strage di Bologna è fondamentale per capire il contesto storico e sociale dell’Italia degli anni ’80. Questo attentato è stato il culmine di una serie di violenze che hanno segnato quegli anni, contribuendo a creare una società più consapevole riguardo ai temi della sicurezza e della convivenza. Sonia, attraverso il suo impegno, rappresenta un ponte tra il passato e il presente, un modo per garantire che le nuove generazioni non perdano di vista l’importanza della storia.

Il 2 agosto di ogni anno, Bologna si ferma per commemorare le vittime. Eventi, manifestazioni e incontri si svolgono in tutta la città per onorare la memoria di chi ha perso la vita e per riflettere sulle lezioni apprese. Sonia Zanotti, con la sua voce e la sua testimonianza, è una figura centrale in queste celebrazioni, un faro di speranza e un richiamo alla responsabilità collettiva.

La sua storia non è solo quella di una sopravvissuta, ma rappresenta anche la lotta contro l’oblio. La memoria è un valore fondamentale, e Sonia si impegna affinché il ricordo della Strage di Bologna continui a vivere, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.

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