Il Garante della Privacy diffida Report dalla messa in onda su presunti legami con Arianna Meloni

Veronica Robinson

Novembre 2, 2025

Agostino Ghiglia, componente del Garante per la Privacy, ha inviato una diffida alla redazione di Report in merito alla puntata di questa sera, trasmessa su Rai3. Il servizio, già parzialmente anticipato sui social del programma, riguarda il suo coinvolgimento nella procedura che ha portato alla sanzione per la diffusione dell’audio di una telefonata tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie. Secondo quanto riportato dall’ANSA, Ghiglia contesta l’acquisizione illecita di dati personali, sostenendo che ci sia stata una violazione della corrispondenza privata. Nella sua diffida, chiede la cancellazione dei contenuti dai social e la non messa in onda in televisione.

Il ruolo di Ghiglia e le accuse di Report

Agostino Ghiglia, nominato dal partito Fratelli d’Italia come membro del Garante della Privacy, è al centro di un acceso dibattito. Secondo quanto riportato dal programma Report, Ghiglia avrebbe incontrato Arianna Meloni pochi giorni prima che l’Autorità infliggesse una multa alla trasmissione per la pubblicazione della telefonata privata dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Inizialmente, Ghiglia si era espresso per un ammonimento, ma la visita alla sede di Fratelli d’Italia è avvenuta in un momento cruciale, quando la decisione sulla sanzione era ancora in fase di valutazione.

La multa finale è stata di 150 mila euro, un importo record per un programma televisivo. Report accusa Ghiglia di compromettere l’indipendenza dell’Autorità, suggerendo che l’incontro con Meloni potesse influenzare la decisione finale riguardante la sanzione. Tuttavia, Arianna Meloni ha negato qualsiasi collegamento tra la visita e la sanzione, definendo l’incontro come un semplice saluto. Entrambi, Meloni e Ghiglia, sostengono di non aver discusso questioni legate all’attività del Garante.

La questione ha suscitato un ampio dibattito pubblico, con molti che si interrogano sull’integrità e sull’indipendenza delle istituzioni preposte alla protezione della privacy. La diffusione di informazioni riservate, come nel caso della telefonata tra Sangiuliano e sua moglie, solleva interrogativi sulla responsabilità dei media e sull’equilibrio tra il diritto all’informazione e la tutela della privacy. La situazione è in continua evoluzione e gli sviluppi futuri potrebbero influenzare non solo la reputazione di Ghiglia, ma anche quella del Garante per la Privacy e del programma Report.

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