Piacenza: oggi si attende la sentenza per il 16enne accusato della caduta di Aurora dal balcone

Rosita Ponti

Novembre 3, 2025

Davanti al Tribunale per i minorenni di Bologna, il 25 ottobre 2024, ha avuto inizio la discussione del processo riguardante la tragica morte di Aurora Tila, una ragazza di 13 anni originaria di Piacenza. Aurora è deceduta dopo essere precipitata da un balcone al settimo piano dell’edificio in cui viveva insieme alla madre e alla sorella maggiore. Il pubblico ministero, Simone Purgato, ha delineato il caso come un omicidio, sostenendo che l’autore del gesto sarebbe stato un ragazzo di 15 anni, ex fidanzato di Aurora. L’imputato ha sempre proclamato la propria innocenza ed è accusato di omicidio volontario con l’aggravante dello stalking.

Il processo si svolge secondo la formula del rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena. In aula è presente la madre di Aurora, Morena Corbellini, assistita dagli avvocati Anna Ferraris e Mario Caccurri. L’imputato, attualmente sedicenne, è difeso dall’avvocato Ettore Maini e dalla collega Rita Nanetti.

L’impianto accusatorio

L’accusa sostiene che il giovane avrebbe spinto Aurora dal balcone, colpendola successivamente alle mani per farla cadere, una ricostruzione supportata da alcuni testimoni oculari. Tuttavia, i legali dell’imputato affermano che si è trattato di un incidente o di un gesto volontario. Prima dell’inizio dell’udienza, la madre di Aurora ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, sottolineando che, al di là di eventuali problemi mentali, il giovane è un assassino. Ha aggiunto che il gesto potrebbe essere stato motivato dalla gelosia o dal desiderio di possesso, dato che Aurora aveva espresso la volontà di non continuare la relazione.

Le aspettative del processo

L’avvocata Anna Ferraris ha espresso la speranza che il giudice infligga una pena superiore ai 15 anni, tenendo conto dell’aggravante dello stalking. La tensione in aula è palpabile, e la comunità attende con ansia l’esito di questo processo che ha suscitato grande interesse e commozione. Una volta conclusa la discussione, il giudice potrebbe emettere la sentenza già nella giornata stessa.

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