Scomparsi due alpinisti italiani sull’Himalaya mentre scalavano il picco Panbari

Rosita Ponti

Novembre 3, 2025

Da venerdì 31 ottobre, i contatti con due alpinisti italiani, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, sono stati interrotti mentre si trovavano in Nepal per scalare il picco Panbari, che raggiunge un’altezza di 6.887 metri. Secondo quanto comunicato dalla Farnesina, i due alpinisti sono stati colpiti da intense nevicate al Campo 1, situato a 5.000 metri sul livello del mare. L’allerta è stata lanciata dal capogruppo della spedizione, Valter Pellino, che si trova al campo base a causa di un malore che lo ha colpito (il capo spedizione è stato soccorso domenica scorsa).

Attivazione dei soccorsi in Nepal

Le operazioni di soccorso sono scattate immediatamente, con l’impiego di elicotteri che continuano a sorvolare l’area. Le ricerche sono incessanti, anche se le condizioni meteorologiche avverse stanno complicando le operazioni. “I due alpinisti sono rimasti bloccati al Campo 1 a causa delle forti nevicate e non abbiamo più avuto notizie da sabato”, ha dichiarato Himal Gautam, funzionario del dipartimento del turismo del Nepal. Caputo e Farronato fanno parte della spedizione italiana Panpari Q7, che ha ricevuto il permesso di scalata dalla Sherpa Alpine Trekking Service, con il numero di autorizzazione 102. Il Dipartimento del Turismo del Nepal sta coordinando le operazioni di ricerca e soccorso, collaborando con le agenzie locali e altre autorità per facilitare le operazioni.

Il supporto delle autorità italiane

Il Consolato Generale Onorario a Kathmandu sta seguendo attentamente la situazione, in stretto contatto con l’Ambasciata d’Italia a Delhi e con il Ministero degli Affari Esteri italiano. Le autorità italiane stanno mantenendo informati i familiari degli alpinisti, aggiornandoli sull’evoluzione della situazione. La Farnesina ha attivato un piano di emergenza per garantire il massimo supporto possibile in questo frangente critico.

Le sfide del Panbari Himal

Il Panbari Himal, situato nella remota regione occidentale del Nepal, è una vetta poco frequentata, caratterizzata da un terreno accidentato e da condizioni meteorologiche spesso imprevedibili. L’incidente è avvenuto in un periodo in cui il ciclone Montha ha portato piogge e nevicate diffuse in tutta l’area himalayana, creando difficoltà nei voli e nelle operazioni di soccorso. Sagar Pandey, presidente dell’Associazione delle agenzie di trekking del Nepal, ha riferito che oltre mille escursionisti e turisti sono stati salvati da quando le forti nevicate sono iniziate martedì. “Le operazioni di soccorso con elicotteri sono state particolarmente complicate a causa della scarsa visibilità”, ha aggiunto Pandey, evidenziando le sfide affrontate dalle squadre di soccorso in queste condizioni estreme.

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