Dieci anni fa, il 20 agosto 2015, i carabinieri di Bergamo arrestarono Vincenzo Lanni, un ex programmatore di 59 anni, dopo due aggressioni avvenute in Val Seriana. Questi episodi, simili a quello che si è verificato di recente a Milano, in piazza Gae Aulenti, hanno portato Lanni a ricevere una condanna di 8 anni di carcere, seguiti da tre anni in una struttura psichiatrica.
Le aggressioni di Vincenzo Lanni
La prima aggressione si verificò al mattino, quando Lanni, armato di un coltello, colpì un pensionato seduto su una panchina davanti a un bar a Villa di Serio. Solo dodici ore dopo, tornò a colpire ad Alzano Lombardo, attaccando un ottantenne nei pressi della biblioteca pubblica, sempre con lo stesso coltello da cucina. Bergamo TV ha fornito una dettagliata ricostruzione degli eventi che hanno condotto a questi atti di violenza.
La condizione psicologica di Lanni
Dopo aver perso il lavoro e con i risparmi esauriti per il pagamento di una stanza in un residence a Villa di Serio, Lanni si trovava in uno stato di frustrazione crescente. Abbandonando anche il circolo degli scacchi, la sua condizione psicologica lo spinse a progettare atti di violenza. Inizialmente, aveva pensato di attaccare donne, pianificando di utilizzare un cavo di nylon per strangolarle, ma successivamente scartò l’idea, ritenendola troppo complessa. La sua attenzione si spostò quindi verso le persone anziane, considerandole più vulnerabili. Le sue prime due vittime, fortunatamente, riuscirono a salvarsi con ferite che non risultarono gravi.
