Alluvione in Toscana: i rimborsi per i cittadini a rischio dopo due anni

Rosita Ponti

Novembre 4, 2025

“Dopo due anni, le nostre abitazioni non sono state ripristinate e non abbiamo ricevuto i ristori. Chi avrebbe dovuto aiutarci non ha fatto nulla”. Questo è il grido di dolore che si leva dai cittadini di Campi Bisenzio, un comune toscano che ha affrontato una terribile alluvione. La tragedia, avvenuta nel 2023, ha causato devastazione e la perdita di otto vite umane. Oggi, nel 2025, il senso di abbandono è palpabile, ma gli abitanti hanno dimostrato una resilienza straordinaria, rimboccandosi le maniche e mettendosi al lavoro per ricostruire le proprie vite.

Situazione attuale e contributo istituzionale

La situazione attuale è segnata da un contributo istituzionale ancora insufficiente. “Finora abbiamo ricevuto solo 3.000 euro dalla Regione, mentre i 5.000 euro previsti dallo Stato non sono mai arrivati”, lamentano i cittadini. Molti di loro attendono con ansia i rimborsi per poter ristrutturare le proprie abitazioni e riacquistare i mezzi di trasporto necessari per recarsi al lavoro. La frustrazione cresce, poiché il sostegno promesso tarda ad arrivare.

Inefficienza burocratica e richieste di proroga

A complicare ulteriormente la situazione è l’inefficienza burocratica che ha colpito gli alluvionati. I moduli di rimborso sono complessi e difficili da compilare, tanto che su 4.400 famiglie colpite, soltanto sei hanno presentato domanda. I cittadini hanno richiesto una proroga per la scadenza fissata al 7 novembre, sperando in un’opportunità per accedere ai fondi necessari a ricostruire le loro vite.

Determinazione della comunità

In questo contesto di difficoltà, la comunità di Campi Bisenzio continua a dimostrare una grande dignità e determinazione. Nonostante le avversità, gli abitanti si sono uniti per affrontare la sfida della ricostruzione, con la speranza che le istituzioni possano finalmente rispondere alle loro necessità e fornire il supporto promesso.

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