Alzheimer: camminare rallenta il declino cognitivo, studio di Harvard rivela benefici

Veronica Robinson

Novembre 4, 2025

Aumentare anche di poco il numero di passi giornalieri può avere un impatto significativo nel rallentare la progressione verso l’Alzheimer, soprattutto per le persone ad alto rischio. Secondo una recente ricerca pubblicata su Nature Medicine, il declino cognitivo può essere ritardato di tre anni per coloro che camminano tra i 3.000 e i 5.000 passi al giorno, mentre per chi raggiunge un intervallo di 5.000-7.500 passi, il ritardo arriva fino a sette anni. Questo studio, condotto dai ricercatori del Mass General Brigham, ha evidenziato come l’attivitĂ  fisica sia correlata a un rallentamento del declino cognitivo negli anziani con elevati livelli di beta-amiloide, una proteina che gioca un ruolo chiave nello sviluppo dell’Alzheimer.

Il legame tra sedentarietĂ  e declino cognitivo

Le persone che conducono uno stile di vita sedentario mostrano un accumulo molto piĂą rapido di proteine tossiche nel cervello, accompagnato da un deterioramento accelerato delle funzioni cognitive e delle attivitĂ  quotidiane. Questo dato evidenzia l’importanza di mantenere un livello minimo di attivitĂ  fisica per preservare la salute cerebrale, specialmente negli individui vulnerabili. L’analisi dei dati suggerisce che anche una modesta attivitĂ  fisica può contribuire a migliorare la qualitĂ  della vita e a prolungare le capacitĂ  cognitive.

I dettagli dello studio condotto

Per comprendere meglio il fenomeno, i ricercatori hanno esaminato le informazioni di 296 partecipanti, di etĂ  compresa tra 50 e 90 anni, coinvolti nello Harvard Aging Brain Study. All’inizio della ricerca, tutti i partecipanti erano privi di deficit cognitivi. Gli scienziati hanno misurato i livelli iniziali di sostanze tossiche nel cervello e hanno monitorato l’attivitĂ  fisica tramite contapassi. Nel corso di un periodo medio di 9,3 anni, i partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni cognitive annuali per tracciare eventuali cambiamenti.

Il numero di passi e il rallentamento del declino cognitivo

I risultati hanno dimostrato che un numero maggiore di passi è associato a un rallentamento del declino cognitivo e a un accumulo piĂą lento di proteine tossiche, in particolare tra coloro che presentavano giĂ  un’elevata concentrazione di tali sostanze nel cervello. Questo legame sottolinea l’importanza di promuovere l’attivitĂ  fisica come una strategia potenziale per mitigare i rischi legati all’Alzheimer e migliorare la salute cognitiva negli anziani. La ricerca offre spunti rilevanti per futuri interventi e programmi di prevenzione volti a migliorare la salute mentale e fisica della popolazione anziana.

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