Oggi, 7 novembre 2025, gli elettori di New York City sono chiamati a scegliere il nuovo sindaco della metropoli. Tra i candidati spicca Zohran Mamdani, un esponente di spicco dell’ala sinistra del Partito Democratico, che si presenta come il favorito per la vittoria. Se dovesse risultare eletto, il trentaquattrenne Mamdani diventerebbe il primo musulmano dichiarato a ricoprire tale carica. La sua campagna si è concentrata su proposte concrete volte a migliorare l’accessibilità e la qualità della vita per i circa otto milioni di abitanti della città.
Competizione tra i candidati
L’avversario principale di Mamdani è Andrew Cuomo, ex governatore dello Stato di New York, che, dopo aver perso nelle primarie contro il candidato democratico, ha deciso di concorrere come indipendente. La competizione si fa interessante, ma i sondaggi indicano che Curtis Sliwa, il candidato repubblicano, non ha molte possibilità di successo.
Elezioni governatoriali
Oggi si svolgono anche le elezioni governatoriali in Virginia e New Jersey, eventi considerati un importante banco di prova per i repubblicani in vista delle future elezioni. Queste consultazioni rappresentano un momento cruciale per testare il supporto del partito nei confronti del presidente Donald Trump.
Minacce di Trump
Trump ha espresso il suo disappunto riguardo alla possibile vittoria di Mamdani, minacciando di ridurre i fondi federali destinati a New York. Attraverso un post sulla sua piattaforma Truth Social, ha affermato che non intende fornire finanziamenti oltre il minimo legale se Mamdani dovesse vincere. Nello stesso messaggio, ha esortato i suoi sostenitori a votare per Cuomo, affermando: “Che vi piaccia o meno Andrew Cuomo, non avete scelta. Dovete votarlo”.
Giustificazioni di Trump
Il presidente ha giustificato il suo invito a sostenere un candidato democratico, sottolineando che un voto per Sliwa, il candidato repubblicano, finirebbe per avvantaggiare Mamdani. Trump ha ripetutamente definito Mamdani, originario dell’Uganda e sostenitore del socialismo democratico, come un comunista. Durante il suo secondo mandato, ha minacciato più volte di ridurre i finanziamenti federali a causa di divergenze politiche, rendendo la situazione ancora più tesa per i cittadini di New York.
 