Belve: Iva Zanicchi commenta la rivalità con Mina e la invita a restare a Lugano

Veronica Robinson

Novembre 5, 2025

A Belve, il programma trasmesso su Rai 2, il 15 marzo 2025, l’artista Iva Zanicchi ha rivelato alcuni dettagli sulla sua carriera e la sua relazione con la leggendaria Mina. Durante l’intervista, Zanicchi ha messo in evidenza la straordinaria figura di Mina, sottolineando come la sua scelta di ritirarsi dalla scena musicale abbia contribuito a creare un vero e proprio mito nella musica italiana.

La rivalità storica con Mina

Zanicchi ha parlato della rivalità con La Tigre di Cremona, dicendo: “Non potevi essere rivale di Mina”. Secondo l’artista, la decisione di Mina di allontanarsi nel momento giusto ha fatto sì che il suo status di icona rimanesse intatto. “Ogni anno pubblica un nuovo disco e la televisione continua a trasmettere i suoi filmati. Non si fa più vedere e le consiglio caldamente di rimanere a Lugano. Se dovesse tornare, il mito finirebbe”, ha dichiarato Zanicchi, evidenziando l’importanza di mantenere un’aura di mistero attorno alla figura di Mina.

Riflessioni sull’invidia

Quando le è stato chiesto se avesse mai provato invidia nei confronti di Mina, Zanicchi ha risposto: “Invidia no, a volte ho provato rabbia“. Queste parole rivelano un lato più personale della cantante, che ha condiviso le sue emozioni riguardo al successo dell’altra artista. La rivalità tra le due cantanti è stata un tema ricorrente nella storia della musica italiana, ma Zanicchi ha voluto chiarire che la sua reazione non è stata mai caratterizzata da sentimenti negativi, bensì da una sana competizione artistica.

Il mito di Mina e il suo impatto sulla musica italiana

Mina, che ha iniziato la sua carriera negli anni ’60, ha saputo conquistare il pubblico con la sua voce inconfondibile e il suo stile unico. La scelta di ritirarsi dalla scena musicale ha contribuito a costruire un’immagine di artista intoccabile, che continua a influenzare generazioni di musicisti. Zanicchi, che ha condiviso il palcoscenico con Mina in diverse occasioni, ha sottolineato come la presenza di quest’ultima nella musica italiana sia ancora molto forte, nonostante la sua assenza fisica.

La testimonianza di Zanicchi, quindi, non solo celebra la carriera di Mina ma offre anche uno sguardo sull’importanza di saper gestire la propria immagine nel mondo dello spettacolo. La sua capacità di rimanere un mito nel tempo è un esempio che molti artisti contemporanei potrebbero prendere a modello.

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