Uomini e tabù sulla prostata: il rifiuto di affrontare il problema sanitario

Veronica Robinson

Novembre 5, 2025

Nel novembre 2025, un’indagine condotta da Orlando Health ha messo in luce un aspetto sorprendente della salute maschile. Oltre un terzo degli uomini intervistati ha dichiarato di preferire affrontare situazioni sgradevoli, come assistere alla sconfitta della propria squadra del cuore o restare bloccati nel traffico, piuttosto che discutere di questioni legate alla salute della prostata. Questo sondaggio è stato realizzato nel contesto della campagna “Movember”, un’iniziativa che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui tumori maschili e a incoraggiare gli uomini a prendersi cura della propria salute.

Dettagli del sondaggio e risultati emersi

Dal 5 al 14 settembre 2025, Orlando Health ha intervistato 1.010 uomini statunitensi di età superiore ai 18 anni. Dallo studio è emerso che il 38% degli intervistati preferirebbe evitare di affrontare il tema della salute prostatica, optando per situazioni di stress come la perdita di una partita della propria squadra. Questo comportamento evidenzia una forte riluttanza ad affrontare questioni di salute, che può portare a ritardi nella diagnosi e nel trattamento di condizioni come l’ipertrofia prostatica.

Le risposte fornite dai partecipanti al sondaggio evidenziano una resistenza diffusa nel discutere argomenti delicati riguardanti la salute maschile, con potenziali conseguenze negative per il benessere degli individui coinvolti. L’indagine si colloca in un periodo cruciale, coincidente con il mese di novembre, dedicato alla sensibilizzazione sulla salute degli uomini.

Riconoscere i sintomi da non trascurare

Tra i sintomi dell’ipertrofia prostatica si segnalano la frequenza urinaria, l’urgenza e le difficoltà a urinare, in particolare se ci si sveglia più di due volte durante la notte. Questi sintomi possono influenzare in modo significativo la qualità della vita, ma molti uomini si mostrano riluttanti a discuterne con il proprio medico. Jay Amin, urologo di Orlando Health, afferma che la prostata, ghiandola che circonda l’uretra, tende a ingrossarsi con l’età, influenzata da fattori genetici e ormoni.

L’ingrossamento della prostata è più comune di quanto si possa pensare: circa il 60% degli uomini sopra i 60 anni ne è colpito, con una percentuale che raggiunge l’80% entro gli 80 anni. Molti uomini cercano di alleviare i sintomi attraverso farmaci o terapie mini-invasive, ma spesso il sollievo è solo temporaneo.

Opzioni di trattamento disponibili per gli uomini

Oggi sono disponibili procedure mininvasive che non richiedono incisioni esterne e comportano un dolore minimo, mostrando un’elevata efficacia. Solo circa l’1% dei pazienti necessita di un trattamento ripetuto anche dopo 20 anni. La maggior parte dei pazienti può riprendere attività leggere già dopo una settimana e tornare alla normale attività fisica entro tre settimane.

Per incoraggiare gli uomini a superare la loro diffidenza, gli esperti suggeriscono di ascoltare testimonianze di chi ha affrontato con successo questi problemi. Chris Golden, un runner di maratone di 50 anni, condivide la sua esperienza in un video. Ha notato un peggioramento della salute urinaria che interferiva con le sue passioni e la vita quotidiana. Dopo essersi sottoposto a un intervento di Holmium Laser Enucleation of Prostate (Holep), Chris ha recuperato rapidamente e ora vive senza l’urgenza di dover correre in bagno.

La sua storia mette in evidenza l’importanza di riferire i sintomi al medico, poiché affrontare il problema può portare a un significativo miglioramento della qualità della vita.

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