Una recente ricerca ha evidenziato come l’aumento della durata delle passeggiate quotidiane possa apportare significativi benefici alla salute cardiovascolare. Lo studio, condotto su un campione di adulti nel Regno Unito, ha dimostrato che coloro che camminano per almeno 15 minuti consecutivi hanno un rischio notevolmente inferiore di sviluppare malattie cardiache e di morire prematuramente rispetto a chi si limita a brevi passeggiate di meno di cinque minuti.
Il valore delle passeggiate prolungate
I risultati dello studio, pubblicato nel 2025, si basano su un’analisi condotta su 33.560 adulti con un’età media di 62 anni, utilizzando dati raccolti tra il 2013 e il 2015 tramite il database UK Biobank. I partecipanti sono stati monitorati per un periodo di quasi dieci anni, durante il quale avevano indossato un accelerometro al polso per registrare la loro attività fisica. I ricercatori hanno classificato i partecipanti in quattro gruppi in base alla durata delle loro passeggiate, scoprendo che il 42,9% camminava per intervalli inferiori ai cinque minuti.
Dopo circa nove anni e mezzo di follow-up, i dati hanno rivelato che coloro che avevano camminato per almeno 15 minuti consecutivi avevano la probabilità più bassa di morire durante il periodo di studio. Al contrario, quelli con passeggiate più brevi avevano un rischio significativamente più elevato. Inoltre, il rischio di malattie cardiache era direttamente proporzionale alla durata della camminata, evidenziando l’importanza di sessioni di esercizio più lunghe.
I benefici per la salute degli adulti sedentari
Lo studio ha anche messo in luce che gli adulti precedentemente sedentari che hanno iniziato a camminare per periodi più lunghi hanno mostrato i maggiori miglioramenti nella salute. I ricercatori hanno scoperto che tra i partecipanti considerati sedentari, coloro che camminavano per meno di cinque minuti avevano un rischio di morte del 5,13%, mentre quelli che camminavano per oltre 15 minuti riportavano un rischio dello 0,86%. Per quanto riguarda le malattie cardiache, il rischio era del 15,39% per il gruppo delle passeggiate brevi e del 6,89% per chi camminava più a lungo.
Steven Riechman, professore presso la Texas A&M University, ha commentato che l’idea di dover raggiungere 10.000 passi al giorno è più una questione di marketing che di reale necessità. Secondo Riechman, il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi all’esercizio fisico, il che spiega perché le passeggiate brevi non portano a significativi miglioramenti per la salute. Ha sottolineato che l’aumento della temperatura corporea, che è fondamentale per ottenere benefici dall’attività fisica, non si verifica in meno di cinque minuti di camminata.
Considerazioni sui benefici della camminata
Malgrado le ricerche contrastanti sui 10.000 passi, lo studio ha definito “subottimalmente attivi” coloro che raggiungevano meno di 8.000 passi al giorno. Tutti i partecipanti hanno registrato una media di 5.165 passi, con quelli sotto i 5.000 considerati sedentari. Carmen Swain, direttrice del programma di scienze della salute e dell’esercizio fisico presso l’Ohio State University, ha sottolineato che uno dei punti di forza dello studio è l’età media dei partecipanti, poiché dimostra che è possibile ridurre il rischio di malattie cardiache anche in età avanzata.
Swain ha ribadito che non è mai troppo tardi per iniziare a camminare, evidenziando che gli adattamenti fisiologici avvengono anche in persone di 60 anni. Con le malattie cardiache che rappresentano la principale causa di morte negli Stati Uniti, è fondamentale incoraggiare gli anziani a mantenere un regime di camminata. La camminata, accessibile e praticabile ovunque, si conferma come una forma efficace di esercizio fisico, capace di apportare benefici significativi alla salute.
