Infezioni sessualmente trasmissibili: un ritorno all’emergenza sanitaria

Veronica Robinson

Ottobre 31, 2025

Le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) rappresentano nuovamente un’importante emergenza per la salute pubblica, con un incremento significativo dei casi di gonorrea, sifilide e clamidia in Europa e in Italia. A questo si aggiungono nuove problematiche, come la riemersione di patologie non convenzionali, tra cui il monkeypox (vaiolo delle scimmie) e infezioni enteriche trasmesse per via oro-anale. Altre forme atipiche, come la neisseria meningitidis urogenitale e la tinea genitalis, comunemente nota come tigna, stanno emergendo con preoccupante frequenza. Questi temi saranno approfonditi durante l’11/mo Congresso Nazionale della Società Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIMAST), che si svolgerà a Firenze il 5 e 6 novembre 2025. L’evento si propone di evidenziare l’importanza di un approccio multidisciplinare, di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione e di facilitare l’accesso agli screening.

Incremento dei casi in Europa e in Italia

Secondo le rilevazioni della SIMAST, l’andamento epidemiologico in Europa ha mostrato un aumento significativo, in particolare per la gonorrea. Nel 2023, sono stati segnalati quasi 97.000 casi nell’area europea, rispetto ai circa 70.000 dell’anno precedente. Anche in Italia, i dati evidenziano un incremento delle infezioni da sifilide, gonorrea e clamidia. Questo trend è attribuibile a una ripresa dei contatti sociali post-pandemia e a lacune nella prevenzione e negli screening, che mettono a rischio soprattutto i giovani e le popolazioni più vulnerabili. La necessità di un intervento tempestivo e di campagne di sensibilizzazione è quindi cruciale per affrontare questa emergenza sanitaria.

Nuove sfide e patologie emergenti

Il monkeypox, emerso nel 2022, ha attirato l’attenzione dei media, ma anche nel 2025 si registrano nuovi cluster epidemici in diverse regioni italiane, inclusa la Toscana. Luigi Pisano, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’Ospedale Piero Palagi di Firenze e presidente del Congresso, ha sottolineato l’importanza di monitorare queste infezioni. Le infezioni gastrointestinali a trasmissione sessuale, come Campylobacter, Salmonella, Shigella, Entamoeba histolytica e epatite A, tradizionalmente trasmesse attraverso cibo e acqua, stanno aumentando tra i gruppi ad alto rischio, in particolare tra gli MSM (uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini). Questi patogeni sono sempre più frequentemente associati a elevati tassi di resistenza agli antibiotici, rendendo la situazione ancora più complessa e preoccupante.

Le autorità sanitarie e i professionisti del settore sono chiamati a collaborare per sviluppare strategie efficaci di prevenzione e trattamento, considerando l’evoluzione delle IST e la necessità di un approccio integrato che coinvolga diverse discipline mediche.

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