Le autorità israeliane hanno riconosciuto i corpi di due ostaggi restituiti da Hamas

Veronica Robinson

Ottobre 31, 2025

Le autorità israeliane hanno confermato l’identità dei due ostaggi restituiti da Hamas giovedì 15 maggio 2025. Si tratta di Amiram Cooper e Sahar Baruch, rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023. L’ufficio del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha informato le famiglie delle vittime dopo aver completato le necessarie procedure di esame medico legale.

Il destino di sahar baruch

Sahar Baruch, un giovane di 25 anni, è stato prelevato dal kibbutz Beeri e successivamente portato nella Striscia di Gaza. Durante un’operazione delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), Sahar ha perso la vita mentre si tentava di salvaguardarlo.

La storia di amiram cooper

Amiram Cooper, un uomo di 84 anni, è stato rapito insieme alla moglie, Nurit, anch’essa di età avanzata, dal kibbutz Nir Oz. La notizia della sua morte era stata comunicata dalle IDF nel giugno 2024, lasciando un vuoto incolmabile nella vita della sua famiglia.

Il trasferimento dei corpi

Il 15 maggio, l’ala militare di Hamas ha trasferito i corpi di Cooper e Baruch a una delegazione della Croce Rossa, che ha successivamente provveduto a consegnarli all’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Questo scambio di resti umani si inserisce nel contesto di un accordo di cessate il fuoco in vigore dal 10 ottobre 2023.

La dichiarazione del forum delle famiglie

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime solidarietà alle famiglie di Amiram Cooper e Sahar Baruch, sottolineando l’importanza del rimpatrio delle salme degli altri ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Dettagli sull’accordo di cessate il fuoco

In base all’accordo di cessate il fuoco, Hamas aveva inizialmente liberato 20 ostaggi il 13 ottobre 2023. L’intesa prevedeva anche la restituzione dei resti di 28 ostaggi deceduti. Tuttavia, finora sono stati consegnati solo 17 corpi, con Hamas che ha giustificato il ritardo citando difficoltà nel recuperare i resti tra le macerie degli edifici distrutti dagli attacchi israeliani.

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