Oltre 70 milioni di studenti e 231mila scuole in 171 nazioni: l’educazione cattolica si afferma come una delle reti formative più estese a livello globale, influenzando non solo la sfera religiosa ma anche la società nel suo complesso. Tuttavia, i numeri da soli non raccontano l’intera storia. Per trasformarsi in strumenti di discernimento, è necessario che vengano ascoltati, letti e contestualizzati. Questo è il fulcro della riflessione di Antonello Maruotti, professore di statistica all’Università Lumsa di Roma, che ha preso parte al congresso vaticano “Costellazioni educative – Un patto con il futuro” tenutosi nel 2025.
Il ruolo dell’istruzione cattolica nelle regioni a basso reddito
Nelle aree a basso reddito, l’istruzione cattolica spesso rappresenta l’unica opzione strutturata e duratura per i giovani. Tuttavia, i bisogni educativi variano notevolmente a seconda delle regioni. In Asia e Africa, le problematiche principali riguardano le infrastrutture e l’accesso all’istruzione, mentre in Europa si affrontano questioni di frammentazione e sostenibilità delle piccole scuole. Maruotti ha evidenziato l’importanza di avere una visione chiara, strumenti adeguati e alleanze strategiche per affrontare queste sfide. Le statistiche, infatti, non sono semplici cifre, ma rappresentano volti e storie di vita. Questi dati non offrono una visione statica, ma una mappa dinamica che indica dove si trova una crescente domanda di istruzione e dove l’offerta è fragile, evidenziando il potenziale dell’educazione come leva per la giustizia sociale.
I numeri dell’educazione cattolica nel mondo
L’educazione cattolica si distingue per alcuni dati significativi:
• 231mila scuole sono attive in 171 Paesi
• Oltre 70 milioni di studenti, con il 43% di essi localizzati in Africa
• 160 milioni di adolescenti sono esclusi dalla scuola secondaria
• Tre modelli principali emergono: sistemi maggioritari, collaborazioni pubblico-private e presenze minoritarie
• È in fase di sviluppo un Atlante Interattivo per la mappatura globale dell’istruzione cattolica
Le sfide dell’accesso alla scuola secondaria
Un aspetto critico rimane l’accesso alla scuola secondaria, con oltre 160 milioni di adolescenti in tutto il mondo che non hanno accesso a questo livello di istruzione. Per molti di questi giovani, in particolare nei contesti di marginalità urbana e rurale, le scuole cattoliche rappresentano l’unica possibilità di continuità educativa. Tuttavia, non basta semplicemente aprire nuove scuole. È fondamentale creare le condizioni affinché gli studenti possano rimanere nel sistema educativo. Ciò implica investimenti in trasporti, borse di studio, sicurezza, orientamento e legami con il territorio. È significativo notare che in numerosi Paesi il numero di iscritti supera la percentuale della popolazione cattolica. Questo evidenzia come la scuola cattolica sia percepita come uno spazio di fiducia, inclusione e qualità educativa.
