Operazione Cagliostro della Guardia di Finanza: avviate indagini su frodi nel fotovoltaico

Veronica Robinson

Ottobre 31, 2025

Una presunta truffa nel settore del fotovoltaico, del valore di 80 milioni di euro, è stata scoperta dalle forze dell’ordine italiane. La Guardia di Finanza e la Polizia hanno condotto una serie di perquisizioni in diverse località del Paese, portando al sequestro d’urgenza del portale www.voltaiko.com e al blocco di 95 conti correnti legati all’omonimo gruppo societario. Le indagini sono state coordinate dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia-Romagna, sotto la supervisione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura di Bologna.

Indagini su un gruppo criminale transnazionale

L’operazione, denominata “Cagliostro”, ha portato all’indagine di dieci persone e ha rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale con una struttura piramidale. Questo gruppo avrebbe perpetrato una serie di truffe ai danni di individui vulnerabili, utilizzando un metodo di raggiro noto come “schema Ponzi”. Tale modello di business promette guadagni elevati ai primi investitori, a scapito di quelli che entrano successivamente, anch’essi vittime della frode.

La proposta di investimento nel settore delle energie rinnovabili, presentata da questo gruppo, non prevedeva l’installazione di impianti fisici nelle abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici posizionati in Paesi con alta produttività energetica, che in realtà non esistevano. Gli investitori venivano attratti da rendimenti promettenti, espressi in “energy point”, con l’inganno di guadagni mensili o trimestrali. Tuttavia, le somme investite erano vincolate per un periodo di tre anni, consentendo così di ampliare la leva finanziaria dell’organizzazione.

Le conseguenze dell’operazione

Si stima che circa 6.000 persone siano state truffate a livello nazionale, invogliate da numerosi procacciatori a investire attraverso il portale, generando un volume totale di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro. L’operazione ha coinvolto reparti della Guardia di Finanza provenienti da diverse province, tra cui Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara e Ragusa.

Durante le perquisizioni, le forze dell’ordine hanno sequestrato una considerevole quantità di beni, tra cui criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione utile per l’inchiesta. L’operazione “Cagliostro” rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le frodi nel settore delle energie rinnovabili, evidenziando la necessità di vigilanza e protezione per gli investitori, specialmente quelli più vulnerabili.

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