Parma, cori di stampo fascista e inni al Duce nella sede di Fratelli d’Italia: scoppia la polemica

Veronica Robinson

Ottobre 31, 2025

Un episodio controverso ha scosso Parma il 28 ottobre 2025, quando un gruppo di giovani ha intonato cori di chiara ispirazione fascista all’interno della sede locale di Fratelli d’Italia. Questo incontro, che ha avuto luogo in Borgo del Parmigianino, ha attirato l’attenzione mediatica dopo che un video del momento è diventato virale, sollevando un acceso dibattito pubblico. La data dell’evento coincide con l’anniversario della marcia su Roma, un fatto storico che ha segnato l’ascesa del fascismo in Italia.

I cori fascisti cantati nella sede Fdi di Parma

Il filmato mostra alcuni giovani intenti a cantare il noto motivo “Me ne frego“, con frasi che evocano simboli e slogan del periodo fascista. Tra le parole del canto si leggono: “Se il sol dell’avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il Tricolor. Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man”. La performance è stata seguita dall’invocazione “Duce, Duce, Duce“, un chiaro riferimento al leader fascista Benito Mussolini. Questi cori, eseguiti con entusiasmo, hanno suscitato indignazione e richieste di chiarimenti da parte di diversi esponenti politici e della società civile.

Commissariata la Gioventù nazionale Parma

In risposta all’accaduto, il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha deciso di commissariare la sezione di Parma. La decisione è stata comunicata attraverso un comunicato ufficiale, nel quale si specifica che il commissariamento è avvenuto “per motivi di incompatibilità politica”. Le autorità del movimento hanno annunciato che un commissario sarà nominato a breve, per garantire una gestione più conforme ai valori democratici e alle linee guida del partito.

Il commento del sindaco di Parma

Il sindaco di Parma, Michele Guerra, ha commentato l’episodio con fermezza, sottolineando che i valori della città sono in netto contrasto con quelli espressi durante l’incontro di Fratelli d’Italia. Guerra ha dichiarato: “I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagandano nella sede di Fratelli d’Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi“. Il sindaco ha ribadito che Parma non accetterà mai una propaganda che richiama a un passato oscuro, affermando che la città ha resistito a tali ideologie negli ultimi ottant’anni.

Il Pd: “Meloni condanni senza esitazione i cori fascisti”

Le opposizioni politiche non si sono fatte attendere, con il Partito Democratico che ha chiesto una condanna chiara e immediata da parte della presidente Giorgia Meloni. I capigruppo Chiara Braga e Francesco Boccia hanno sottolineato l’importanza di prendere posizione contro episodi di questo tipo, affermando: “Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al Duce in una sede di Fdi“. Hanno esortato Meloni a ricordare che la democrazia attuale è il risultato di una lotta contro il fascismo, e che la Costituzione italiana è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo.

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