Norcia ha vissuto una giornata di intensa emozione. Il 30 ottobre 2025, nella piazza principale della città, circondata da edifici ancora avvolti in impalcature e con gru che si stagliavano nel cielo, si sono radunati cittadini, passanti e numerosi giornalisti, tutti con gli sguardi rivolti verso un punto simbolico: la Basilica di San Benedetto. Questo luogo sacro rappresenta il ricordo di quel tragico giorno di nove anni fa, quando il terremoto devastante ha colpito la regione, riducendo la basilica a un cumulo di macerie, come se fosse stata colpita da un ordigno.
Il bilancio del sisma
Il sisma, il più potente in una serie di eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, ha causato un bilancio drammatico: 303 morti, 388 feriti e 41.000 sfollati, con la distruzione di interi borghi, tra cui Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.
Il restauro della basilica
Dopo quasi un decennio di lavori, la Basilica di San Benedetto è stata finalmente restaurata e restituita alla comunità, un segno di rinascita per un territorio lacerato dal dolore. Il restauro ha richiesto un intervento meticoloso, volto a recuperare il maggior numero possibile di pietre originali, molte delle quali sono state riposizionate nei luoghi originari o in posizioni che garantissero stabilità. Ogni singolo pezzo è stato catalogato e analizzato grazie alla collaborazione tra ENI, sponsor tecnico del progetto, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, il Ministero della Cultura, l’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, la Regione Umbria e il Comune di Norcia. Questo approccio ha permesso di condurre uno studio approfondito sull’edificio, rivelando dettagli che erano rimasti nascosti fino ad oggi, come i due affreschi riemersi accanto all’ingresso, simbolo che anche dalle ferite più profonde può nascere una nuova bellezza.
Le parole del Ministro della Cultura
Durante la presentazione dei lavori, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha dichiarato: “Norcia ritrova oggi se stessa. Ma non si era mai persa”. Per il popolo umbro, questi eventi rappresentano traumi che mettono alla prova la loro resilienza. La Basilica, che ora presenta un aspetto simile a quello settecentesco, è stata progettata per non replicare un falso storico, lasciando volutamente alcuni spazi vuoti, come cornici, che in futuro potranno essere riempiti. Paolo Iannelli, già Soprintendente Speciale per le aree del sisma e attuale coordinatore dei lavori di restauro, ha spiegato che i colori utilizzati sono stati scelti in base alla descialbatura e all’analisi stratigrafica della pietra, rispettando le norme del restauro.
Le dichiarazioni delle autorità
La Presidente della Regione, Stefania Proietti, ha affermato che da questa riapertura partirà un’accelerazione della ricostruzione. Monsignor Renato Boccardo, Vescovo della Diocesi di Spoleto-Norcia, ha sottolineato: “Benedetto ritrova la sua casa e continua a parlare a noi e al mondo, insegnandoci un nuovo modo di costruire la società e di guardare al bene comune”. Anche il Sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, ha commentato che l’espressione “ora et labora”, inventata da San Benedetto, rappresenta perfettamente il lavoro svolto dalla comunità in questi ultimi nove anni.
Il momento finale della giornata
Al termine della giornata, le luci del videomapping realizzato da ENI hanno illuminato la chiesa, esaltando le sue forme e colorando il rosone, riportando le parole del Patrono d’Europa. In piazza, il silenzio ha avvolto il momento, testimoniando la profondità delle emozioni condivise da tutti i presenti.
