Unione Nazionale Consumatori commenta l’Istat: spesa alimentare aumenta di 250 euro

Rosita Ponti

Ottobre 31, 2025

Secondo le informazioni preliminari diffuse il 2 ottobre 2025 dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), l’inflazione annua in Italia ha registrato un incremento del 1,2%, in calo rispetto al 1,6% del mese precedente. Questo dato evidenzia una continua tensione sui prezzi, in particolare per i beni di prima necessità.

Aumento dei prezzi alimentari

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha commentato i dati Istat, sottolineando come i prezzi dei prodotti alimentari stiano nuovamente aumentando. Dopo un lieve calo dello 0,1% a settembre, ottobre ha visto un incremento del 0,2% rispetto al mese precedente. Dona ha evidenziato come questa situazione non offra alcun sollievo ai consumatori, in particolare alle famiglie che affrontano quotidianamente l’acquisto di generi alimentari. La diminuzione dell’indice generale dall’1,6% di settembre all’1,2% di ottobre non è sufficiente a migliorare la situazione per chi si occupa delle spese domestiche.

Impatto sulle famiglie italiane

Dona ha messo in evidenza che, nonostante il calo dell’inflazione tendenziale, le famiglie italiane continuano a subire un forte impatto economico. Per una coppia con due figli, il costo della vita è aumentato di 438 euro su base annua, cifra che si somma agli aumenti già registrati dal 2022. Solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, la spesa aggiuntiva annua ammonta a 250 euro. Anche per una coppia con un solo figlio, l’aggravio economico è significativo, con un incremento totale di 376 euro, di cui 219 euro solo per cibo e bevande. In media, una famiglia si trova a fronteggiare un costo aggiuntivo di 173 euro per le spese alimentari.

Analisi delle spese per categoria

L’analisi delle spese per categoria evidenzia come il rincaro non colpisca uniformemente tutti i settori. I prodotti alimentari e le bevande analcoliche mostrano un aumento del 2,7%, mentre le bevande alcoliche e il tabacco sono aumentati del 2,0%. Anche l’abbigliamento e le calzature hanno visto un incremento del 1,0%, mentre i costi per l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili hanno registrato una diminuzione del 1,9%. Le spese per i servizi sanitari e per la salute sono aumentate del 1,5%, mentre i trasporti hanno visto un incremento marginale dello 0,2%. Per quanto riguarda i servizi di ristorazione e ricettivi, l’aumento è stato del 3,8%, evidenziando come le famiglie italiane stiano affrontando un contesto economico sempre più difficile.

La situazione attuale, quindi, richiede attenzione e misure adeguate per alleviare il peso delle spese quotidiane, specialmente per le famiglie che già faticano a far fronte ai costi della vita.

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