Verona, genitori in protesta per il divieto delle maschere di Halloween a scuola

Rosita Ponti

Ottobre 31, 2025

“Non si è mai tenuta una festa ufficiale a scuola, ma i bambini che desideravano farlo hanno sempre potuto recarsi a scuola vestiti a tema”, afferma un padre di un alunno in un’intervista a Il Corriere del Veneto. Un altro genitore aggiunge: “Questo divieto è comprensibile nelle scuole cattoliche, ma non dovrebbe applicarsi in istituti pubblici come il nostro. Qui non esiste alcuna alternativa né libertà di scelta per quanto riguarda i costumi”. La preoccupazione tra i genitori è palpabile: “Chi si presenta mascherato, verrà mandato a casa?”, si chiedono in molti.

Situazione di dialogo tra scuola e famiglie

La situazione ha sollevato interrogativi riguardo alla mancanza di dialogo tra scuola e famiglie. Per cercare di riportare la calma, è intervenuta l’assessora all’Istruzione del Comune, Elisa La Paglia. “Quello che emerge da questa situazione – ha dichiarato a Il Corriere del Veneto – è proprio l’assenza di comunicazione. È un peccato che i genitori abbiano preferito contattare la stampa piuttosto che richiedere un incontro con la dirigente scolastica. Questo dimostra una carenza di fiducia“.

Necessità di un dialogo costruttivo

L’assenza di un confronto diretto tra le famiglie e la scuola ha messo in evidenza la necessità di un dialogo costruttivo, fondamentale per affrontare questioni che riguardano direttamente i ragazzi. La Paglia ha sottolineato l’importanza di stabilire un canale comunicativo efficace, affinché le esigenze e le preoccupazioni dei genitori possano essere ascoltate e considerate. La questione dei travestimenti a scuola, dunque, si trasforma in un’opportunità per rivedere le modalità di interazione tra l’istituzione scolastica e le famiglie, affinché si possa giungere a una soluzione condivisa e soddisfacente per tutti.

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