Aumento dell’infertilità maschile: diminuzione del 50% dei livelli di spermatozoi in 40 anni

Rosita Ponti

Novembre 5, 2025

Aumentano i problemi di fertilità maschile a livello globale, con un significativo impoverimento della spermatogenesi, ovvero il processo di formazione degli spermatozoi. Secondo quanto riportato da Andrea Salonia, esperto dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e consigliere della Società Italiana di Urologia, negli ultimi quarant’anni si è registrata una diminuzione media del 50% nella concentrazione degli spermatozoi. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dovuto rivedere più volte, negli ultimi vent’anni, i valori di normalità dello spermiogramma, abbassandoli. Queste informazioni sono emerse in vista del 98° Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia, che si svolgerà a Sorrento dal 6 al 9 novembre 2025.

Denatalità in Italia

Un altro aspetto preoccupante è la denatalità in Italia, che ha visto una riduzione delle nascite superiore al 3% nel 2023 rispetto all’anno precedente, una tendenza che sembra proseguire anche nel 2024. Salonia evidenzia come questo fenomeno sia legato ai problemi di fertilità maschile, unito alla crescente propensione a cercare la genitorialità in età avanzata, intorno ai 40 anni. L’esperto sottolinea che, dopo i 35 anni, la probabilità biologica di concepire diminuisce del 10%, e tale riduzione è ancora più marcata dopo i 40 anni. L’età, quindi, gioca un ruolo cruciale anche per gli uomini.

Impatto sulla salute generale

Il problema della fertilità maschile non è solo un tema di riproduzione, ma rappresenta un campanello d’allarme per la salute generale degli individui. Gli uomini infertili, a parità di età, tendono a presentare una salute complessivamente più fragile rispetto ai loro coetanei fertili, in particolare per quanto riguarda le patologie cardiovascolari, metaboliche e oncologiche. Salonia spiega che l’infertilità è associata a un maggiore rischio di malattie come l’ipertensione, le problematiche cardiache e il diabete, oltre a una predisposizione più elevata a processi infiammatori. Questo fa sì che un uomo con problemi di fertilità possa apparire più anziano rispetto alla propria età anagrafica.

Abitudini di vita e fertilità

Le abitudini di vita giocano un ruolo fondamentale in questo contesto. L’obesità e il sovrappeso, ad esempio, sono fattori deleteri per la fertilità maschile e per il successo riproduttivo. Anche il consumo eccessivo di alcol e il fumo possono avere un impatto negativo sulla salute riproduttiva degli uomini.

Salute riproduttiva maschile

Quando una coppia affronta difficoltà nel concepire, è essenziale che venga valutata anche la salute riproduttiva maschile. Circa il 15% delle coppie si trova ad affrontare questo problema, e in circa il 30% dei casi, l’infertilità è esclusivamente maschile. Nonostante ciò, Salonia sottolinea che il 15% delle coppie ha già intrapreso diversi cicli di procreazione medicalmente assistita senza che il partner maschile sia stato mai visitato da un urologo o un andrologo.

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